Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 23 giugno 2019

Brucia un capannone stipato di rifiuti speciali a Frosinone. Non è dato sapere di che rifiuti si tratti

Luciano Granieri Potere al Popolo Frosinone


foto tratta da Tu News 24


Dalle 17,30 di oggi pomeriggio sta bruciando un capannone nella zona aeroporto al cui interno sono stoccati rifiuti speciali. Il sito si trova  in Via delle Centurie in Località Casale ed è di proprietà dell’azienda Me.Co.Ris, specializzata nel trattamento, a quanto sembra, anche di  amianto e  rifiuti di origine ospedaliera. 

Carabinieri Forestali,  Vigili del Fuoco sono all’opera per domare l’incendio, gli ispettori dell’Arpa sono sul posto per monitorare  la natura dell’inquinamento di terra e aria. Il sindaco Ottaviani ha adottato un’ordinanza contingibile ed urgente nella quale si invita la popolazione a non avvicinarsi al sito. La comunicazione del sindaco è la seguente: 
A seguito dell’incendio che sta interessando un capannone nella zona dell’aeroporto, il Sindaco sta emettendo ordinanza con la quale si dispone di non avvicinarsi all’area, di tenere chiuse le finestre e di non utilizzare condizionatori d’aria. Tutto questo sino a spegnimento incendio e dissolvimento del nube di fumo. Il sindaco ha poi aggiunto :"
È necessario adottare tali accorgimenti in via precauzionale, in quanto ancora non abbiamo certezza della tipologia speciale dei rifiuti in combustione. Si chiede, quindi, la necessaria collaborazione informativa attraverso i canali della comunicazione, per tenere aggiornata la cittadinanza sulle eventuali necessità del caso 

Ugualmente il sindaco di Patrica  Lucio Fiordaliso è intervenuto  dalla sua  pagina FB  
Incendio impianto rifiuti in zona Aeroporto. 

Purtroppo si sta constatando che il fumo fuoriuscente dalla fabbrica, è direzionato verso Patrica. In particolar modo zona Tomacella, Quattrostrade, Fontana dei Conti, SS.Lepini. 
Ho contattato l'Arpa per capire la pericolosità delle sostanze presenti nell'aria ma in questo momento non si è in grado di saperne molto. 
Consiglio la chiusura delle finestre evitando di restare fuori".


Anche il sindaco di Ferentino, nonché presidente della Provincia Antonio Pompeo avverte:  A seguito dell’incendio sviluppatosi nel pomeriggio nell’area industriale di Frosinone, nell’evidenziare che il territorio interessato è quello di Frosinone, si invita comunque anche la popolazione di Ferentino in via precauzionale a tenere le finestre chiuse unitamente alla disattivazione degli impianti di climatizzazione, fino al completo spegnimento dell’incendio attualmente monitorato dagli organi competenti”.


Oltre alla gravità del danno ambientale si rimane sconcertati apprendendo dalle parole dei   sindaci che non si  ha certezza della tipologia dei rifiuti in combustione. Se ho ben capito non si sa cosa fosse stoccato in quel capannone e che cosa stia bruciando.  

Allora la domanda sorge spontanea:  Come è possibile autorizzare l’attività di imprese per lo smaltimento dei rifiuti speciali senza avere precisa e puntuale contezza di ciò che viene trattato e come?  

E’ possibile che in piena  Valle del Sacco, per la bonifica della quale sono stati stanziati 56 milioni di euro, un impianto così impattante non sia monitorato costantemente e soprattutto sia situato, oltre che a ridosso dei centri abitati, vicino all’ospedale Fabrizio Spaziani?  

Vogliamo ricordare che il primo dovere di un sindaco e delle istituzioni ad ogni livello è quello di tutelare la salute di cittadini. Emerge quindi con ancora più forza la necessità, prima ancora di provvedere alla bonifica, di eliminare le fonti inquinanti.  

Organizzare simposi, convegni, sulla  Valle del Sacco senza adottare un piano preciso di monitoraggio, controllo e dismissione delle fonti inquinanti non ha alcun senso.  E allora la domanda è un'altra: perché non si vuole mettere mano a questo problema? Perché non si è a conoscenza di ciò che avviene all’interno di aziende così impattanti sull’ambiente? Forse perché non conviene ad amministratori pubblici  e realtà produttive  affrontare  la questione di un diverso modo di produrre, concernente il riciclo ed il riuso dei rifiuti?  

Se non conviene a loro di certo è salvifico per i cittadini. 

Disgraziatamente la cittadinanza è tenuta  completamente all’oscuro. Tutto va bene madama la marchesa fino  a quando un giorno  non si è costretti a subire l’intossicazione da un impianto che non si sapeva di avere  vicino casa.  

Per questo motivo invitiamo i cittadini a svegliarsi, a chiedere con forza  di  sapere cosa accade sopra la propria testa a due passi dalla propria abitazione. A proposito il sito della Me.Co.Ris attualmente non risponde, magari capire che diavolo si combini  la dentro non sarebbe stato poi così male ma tant’è.

SVEGLIAMOCI!!!

Nessun commento:

Posta un commento