“ Crossroads “ per gli appassionati ed i musicisti di
blues è il mitico incrocio fra la highway 61 e la 41° strada. Ci troviamo in
pieno Delta del Mississippi a poche miglia dalla città di Clarksdale, il posto
dove si vuole sia nato il blues.
Quell’incrocio è così venerato perché fu il
luogo dove Robert Johnson pare abbia stretto un patto con il diavolo per
poter suonare la chitarra come nessun altro. Il suo brano Cross Road Blues evoca questo evento. A pochi metri da quell’incrocio, nella città
madre del blues, Clarksdale, vent’anni fa, esattamente il 19 gennaio 1999, è
nato Christone detto “Kingfish” Ingram.
Anch’egli conosce bene quell’incrocio,
ma il patto per suonare magnificamente
la chitarra, anziché farlo con il diavolo
come Roberto Johnson, lo ha fatto con se
stesso “Esercitandomi tutti il tempo con la chitarra” così dice il rubicondo ragazzone nero di vent’anni
, fulmineo nel ammaliarti con il suo modo di suonare.
E’ proprio vero il blues, fenomeno
musicale con solidi ancoraggi nel passato ma con un brillante futuro , spesso genera
degli artisti che pur assorbendo in pieno la lezione dei maestri rivoluzionano
con la loro creatività il linguaggio delle dodici battute. E’ il caso
di Christone “Kingfish” Ingram. Il suo album di debutto dal titolo “KINGFISH”, uscito per l’Alligator
Records, ne è un mirabile esempio. Nei dodici di brani del disco si ha l’impressione
di ascoltare il blues elettrico di
Chicago, o le atmosfere intime della
campagne del delta, o la voce degli "Hobos" che vagavano sui treni del sud per cercare
un campo, una piantagione, in cui lavorare evitando di diventare uno "strange fruit" penzolante da un pioppo. Invece, magicamente, ci si accorge che tutto ciò è
perfettamente compreso nel processo creativo ma il risultato è assolutamente
originale, è un blues nuovo.
Uno stile
che abbraccia B.B. King, Jimi Hendrix, lo stesso Roberto Johnson, ma è
completamente diverso da ciò che questi maestri hanno suonato. E’ il blues di
un ragazzo di vent’anni che ha come suo idolo il rapper Kadrick Lamar, personaggio con cui vorrebbe fortemente
collaborare. “Non riesci a vedere troppi
ragazzi appassionati di blues” dice Kingfish”nella mia città tutti i ragazzi aspirano a diventare dei rapper io
volevo fare qualcosa che nessuno stava facendo” Infatti raccontare con la forza dei suoi
assoli, con la potenza e versatilità della sua voce, le storie dei giovani neri ai tempi di Trump e
delle continue aggressioni della polizia verso ragazzini afroamericani è un
fatto assolutamente nuovo o quantomeno inconsueto per un bluesman .
“Kingfish”
è la prossima esplosione del blues” così sostiene un maestro come il chitarrista Buddy Guy. Già Buddy Gay è uno dei suoi mentori e cosi come Keb’ Mo’.
Entrambi collaborano con lui nel disco. Ma Christon Kingfish Ingram, nonostante
la giovane età, ha già diviso il palco con gente del calibro di Bill
“Howl-N-Madd” Perry, che lo onorò trovandogli il nome d’arte di “Kingfish”, Robert
Randolph, Guitar Shorty, Eric Gale , e molti altri.
Ma torniamo al disco. Registrato a Nashville KINGFISH mette in vetrina tutte le doti di Ingram: uno stile chitarristico coinvolgente
ed ispirato pieno di soul, una vocalità profonda, una fervida creatività di
scrittura. Confeziona delle vere e proprie narrazioni con i suoi assoli
incarnando lo spirito di tutti i mastri
del passato mentre la musica che esce è assolutamente originale .
E’ co-autore
di 8 dei 12 brani “Molti appassionati mi conoscono per le mie cover” dice “ ecco perché è importante per me realizzare
musica originale”. Il primo brano, registrato come registrato per le radio e poi finito nel disco , Outside
of this town, è una chiara dichiarazione d’intenti della giovane star sia per la musica che per i
testi. I brani spaziano da temi
autobiografici (Been Here Before, Before I’m Old) a
umorali (Trouble ) da fulmini
incandescenti ( It Ain’t Right) a giri ruvidi e ammalianti (Love Ain’t My Fovourite Thing).
Buddy Guy, lo accompagna con voce e chitarra in
Fresh Out, mentre Keb’ Mo’ è al suo fianco con una voce calda e colloquiale in Listen e aggiunge il ritmo e l’eco straordinario
della sua chitarra in altri sei brani.
Billy Brunch è un ospite speciale con la
sua armonica in If you love me.
Bruce
Iglauer presidente della Alligator
Records, considera Kingfish come un predestinato naturale del blues e delle sue
radici “All’età di vent’anni , Kingfish è
uno dei più appassionanti ed eccitanti artisti che ho mai incontrato da molti
anni a questa parte. Ha creato una nuova musica con lo stesso feeling del
blues, ma mai è una copia di ciò che realmente è stato fatto fino ad ora …… Ha
uno straordinario futuro davanti a lui e sono orgoglioso che sia entrato a far
parte della famiglia Alligator” . Chiudiamo con le stesse parole di
Christone “Kingfish” Ingram: “Il blues è
la mia essenza ma è importante per me
creare un sound e uno stile che sia unicamente il mio. Ho molto ancora
da dire quindi..... please stay tuned”
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