Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 29 settembre 2010

Se trentatré anni vi sembran pochi…..

da Sinistra Critica Roma


Il 30 settembre è oramai divenuto un anniversario dei più importanti della lotta antifascista.
33 anni fa furono centomila e più persone a rivendicare il giorno dopo in piazza la rabbia per un assassinio compiuto da fascisti, ancor oggi impuniti, nascosti da camionette della polizia.
Alcuni di quei fascisti, nonostante le mani macchiate di sangue, hanno poi fatto carriera in Parlamento, altri invece vivono sotto falso nome, stipendiati dallo Stato.
Quello Stato colpevole che ha sulla propria coscienza, oltre a  Walter Rossi, Giorgiana Masi, Francesco Lo Russo, e numerose stragi (Bologna, Ustica, etc. etc.).
Quello Stato è lo stesso di questi anni… presumibilmente evolutosi in peggio.
Quello Stato non desideroso di riaprire un processo per giungere finalmente ad una verità,  destinando l’omicidio di Walter Rossi a divenire un ricordo senza pace.
Sono cambiati i nomi, le circostanze, i modi ma non le morti …oggi si può morire dentro un ospedale, o a seguito di un semplice fermo di polizia, o semplicemente perché si veste in un modo piuttosto che un altro, non c’è bisogno di “essere militanti”, ma rimane costante un elemento: l’assenza, o meglio la mancata ricerca di un colpevole, di un responsabile, di un mandante, di un esecutore materiale….
E forse, più che l’assenza a distanza di anni, è la consapevolezza mista a rassegnazione che un responsabile non si troverà mai a dover animare  - al contrario -  la lotta antifascista nelle piazze, nei quartieri, nelle periferie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei partiti, nelle organizzazioni…ovunque.
La lotta antifascista non deve arrestarsi, ed il primo passo è rappresentato dalla memoria di quanto accaduto, ieri e oggi.
E’ per tutte le compagne e i compagni che hanno pagato con la vita le proprie scelte, il proprio coraggio, la propria dignità che siamo tenuti a tenere alto il valore dell’antifascismo in ogni momento, non concedendo né agibilità politica né legittmità a quanti ancor oggi utilizzano, sotto mentite spoglie, quei disvalori antitetici alla democrazia ma tanto cari alla maggior parte degli attuali elettori degli attuali governanti.
Sinistra Critica , a 33 anni di distanza dall’omicidio di Walter Rossi, manifesta la propria testimonianza in questo percorso e continuerà puntualmente a farlo ogni volta che sarà necessario.

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