Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 16 novembre 2010

Nord-sud un cuore solo

di  Lucia Fabi ,  Angelino Loffredi 
 
Nord-sud, un cuore solo. Cosi era scritto su uno dei tanti vagoni che dalla stazione di Milano, nel settembre del 1946, riportava nel Cassinate  i bambini ospitati per quattro mesi dalle famiglie del nord Italia.
Anche noi, dopo nove mesi di intense ricerche e dopo sei note informative inviate, in tale periodo, ai nostri tanti amici che ci hanno concretamente sostenuto, possiamo dire di aver terminato il nostro lavoro.
L’ultima volta che ci siamo sentiti abbiamo fatto conoscere una importantissima
relazione di Pina Savelli trovata presso l’Istituto Gramsci di Roma, nella quale la suddetta faceva un resoconto per illustrare le condizioni dei bambini di Cassino ospiti  presso la Villa Urbani di Perugia. Una ricognizione dei fatti scritta con concretezza, competenza ma anche con altrettanto orientamento politico e conseguente spirito critico.
Oggi facciamo presente, a coloro che ci stanno seguendo, di aver raccolto importantissime informazioni sia dalla provincia di Siena che dall’Archivio Centrale dell’Unione Donne Italiane, in Roma.
Le notizie provenienti dalla provincia di Siena costituiscono lo sviluppo ed il risultato finale di una lunga serie di collegamenti e contatti personali avviati da Nisio Pizzuti di Isola del Liri e da Fortunato Fusi di Poggibonsi.
I contributi finali ci sono stati dati dall’Istituto Storico della Resistenza di Siena, attraverso l’impegno personale del Professor Aldo Di Piazza. Abbiamo avuto, infatti, la possibilità di   disporre di  una pubblicazione riguardante l’attività dell’UDI (Unione Donne Italiane) di Colle di Val d’Elsa subito dopo la guerra. Fra queste c’è un’attenzione particolare sull’ospitalità riservata ai bambini del Cassinate attraverso foto, interviste, testimonianze sia delle protagoniste che organizzarono l’ospitalità  che delle bambine e dei bambini rimasti  definitivamente nel comune toscano.
Ugualmente importante è stato il contributo offertoci da Salvo Piccinetti, ex minatore di Abbadia San Salvatore, la cui madre, responsabile dell’UDI, fu una delle organizzatrici dell’accoglienza nel suddetto comune. Attraverso un lavoro paziente e minuzioso è stato possibile dare un nome a 45 famiglie che ospitarono bambini provenienti prevalentemente da Isola del Liri.
Infine abbiamo raccolto telefonicamente ricordi di Mauro Frilli di Poggibonsi e di Italo Pasqualetti di S. Giminiano, le cui famiglie accolsero bambini.
L’altra fonte autorevole è stato l’Archivio Centrale dell’UDI, ove abbiamo potuto prendere una significativa corrispondenza fra le organizzazioni locali di Reggio Emilia e quella nazionale per la raccolta di viveri, vestiario e denaro a favore dei bimbi del Cassinate.
Abbiamo trovato, infine,  una chiarificatrice relazione di Maddalena Rossi ( successivamente parlamentare ) inviata dalla Direzione del PCI a preparare i viaggi, in provincia di Frosinone. E’ costituita da 11 pagine, descrittive della realtà esistente, a tratti amare e sofferte. Ma anche critiche e severe sia verso il clero locale che con forza contrastava l’iniziativa di cui stiamo scrivendo che verso la Federazione PCI di Frosinone per  i suoi limiti e la sua faciloneria a fronteggiare la complessa situazione.
Dopo tanti contatti e incontri,  accompagnati da una grande raccolta di documenti e di foto che abbiamo sinteticamente e velocemente fatto conoscere rendendo così la nostra ricerca corale e partecipata, ora stiamo passando alla fase certamente più delicata: quella della sistemazione delle notizie facendo in modo di coniugare la vasta documentazione trovata con  le centinaia di testimonianze raccolte e sul come raccordare lo sviluppo cronologico degli avvenimenti con l’ esame delle tante realtà locali che siamo riuscite a focalizzare.

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