Ne abbiamo tanto scritto, ne abbiamo tessuto le lodi, vi abbiamo anche offerto un piccolo assaggio e finalmente!!!!! Ladies and Gentleman we are very happy to present you: THE INCREDIBLE MAURO BOTTINI- SAX TENORE, SOPRANO E CLARINETTO, THE GREAT PAOLO TOMBOLESI – PIANO E TASTIERE, THE BIG DRUMMER MASSIMO MANZI – BATTERIA, THE MARVELLOUS STEFANO MICARELLI – CHITARRA AND THE FABOLUS MASSIMO MORICONI AL BASSO. Signori giù il cappello davanti Mauro Bottini quintet. Al di là dell’enfasi ben giustificata, diciamo che domenica 23 gennaio si è tenuto ad Alatri, presso la biblioteca comunale il concerto di presentazione del nuovo disco ( CD correggerebbe Massimo Moriconi) del Mauro Bottini Quintet “Self Portrait”. Il set prevedeva l’esecuzione di tutti i brani dell’ultima fatica di Mauro Bottini. Cosa è accaduto? Salite sul treno che spedisce dritti verso la luna e lo scoprirete . Si parte dunque con The Train for the Moon, il brano giusto per scaldare la numerosissima platea. Certo come già descritto in altro post, le 8 tracce di “Self Portrait” segnano una pagina eccellente nel panorama jazzistico italiano e non solo, ma sentire queste stesse esecuzioni dal vivo con i cinque giovanotti ad impressionare per tecnica sensibilità armonico –ritmica e genialità improvvisativa, è tutt’altra storia. Potremmo illustrare gli effetti speciali che Massimo Moriconi tirava fuori dal suo basso, in Flowers Shop, o in St.Thomas, potremmo descrivere il fuoco, l’incedere poliritmico che tracimava dai tamburi e dai cimbali di Massimo Manzi in The train for the moon e in Four, oppure potremmo dilungarci nel magnificare le soluzioni armoniche di Paolo Tombolesi in Estate e in In A sentimental mood, e che dire della fluidità solistica di Stefano Micarelli in Self Portrait e nel bis di the Train for the Moon? Potremmo infine esaltare tutta la sapienza di Mauro Bottini al tenore al soprano e al clarinetto, la freschezza delle sue composizioni. MA ABBIAMO LE IMMAGINI. Dunque basta chiacchiere che ognuno entri nell’incredibile alchimia che coinvolge un appassionata platea e cinque signori che ti inondano di note e ritmi in viaggio continuo dal jazz al blues al funky, al calypso alla bossa nova.
Buona Visione e Buon Viaggio verso la Luna.
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