Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 13 giugno 2011

Ancora non è chiaro????

Luciano Granieri


Sto assistendo alla trasmissione di  RAI tre sul risultato  dei referendum. Al dibattito partecipano: Bersani (quello del PD non quello di Attac) Quagliariello, Menichini, l’immancabile occhio di lince Sechi, Luca Telese, e un “paciarotto” bello grasso della Lega di cui non ricordo il nome. Quindi,  in collegamento da  piazza Bocca della Verità a Roma, arriva sui teleschermi la festa dei movimenti promotori dei Referendum  . A parte le amenità che si rincorrono l’un l’altra sulle conseguenze politiche di risultati referendari, L’IMMAGINE CHE RIMANE IMPRESSA E’ MOLTO SINGOLARE. Da una parte si discute se Berlusconi debba dimettersi, se il Pdl sia in grado di  adottare un programma di democratizzazione interna, se la lega tollererà  atri  schiaffi, se Di Pietro ci  fa o c’è, dall’altra si assiste, sullo sfondo di queste noiosissime disquisizioni, ad una festa di popolo. Nella Piazza la gente canta e balla non curante della pochezza delle analisi stantie che vengono dallo studio. La gioia deriva dalla consapevolezza. Chi festeggia a Roma e in tutta Italia è assolutamente consapevole che, se il futuro sarà senza centrali nucleari, se l’acqua non sarà oggetto di profitto e se nessuno potrà usufruire di privilegi per sottrarsi al giudizio della magistratura,  il merito è assolutamente della collettività. L’analisi dei flussi proposta nella trasmissione condotta da Bianca Berlinguer sulle appartenenze politiche di chi è andato a votare è un esercizio del tutto privo di interesse per quei giovani e meno giovani che senza l’appoggio dei partiti  , salvo in parte l’Italia dei Valori,  dei media mainstream, con il solo supporto della rete, dal nulla hanno mobilitato quasi 28.000.000 di Italiani. E’ possibile che ancora non è  chiaro, è possibile che ancora non si sia  capito CHE LA FESTA VERA COMINCIA SOLO QUANDO ARRIVA IL POPOLO?




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