Ha perso.
Non c'è dubbio, ha perso. Ha perso a Milano, a Napoli, a Trieste, ad Arcore, a Casoria, a Cagliari; ha perso i referendum; il più valido aiuto agli anti berlusconiani l'ha dato proprio lui, Berlusconi. Ma... ci sono dei ma.A milano ha vinto Pisapia, un esponente della intellettualità radical-chic, tra i suoi sostenitori, tanto per fare un nome, c'era Milly Moratti, avversaria della omonima Letizia per questioni di interessi nel commercio petrolifero. E nelle altre città, il blocco imprenditoriale neoliberista che sostiene il cavaliere non potrà essere ignorato dai neosindaci. Sulla privatizzazione dell'acqua Acea e delinquenti simili hanno già avviato la contromossa (vedi post qui sotto), vedremo le mosse della lobby nuclearista e vedremo se avevo visto male io quando già prima del 12 maggio scrivevo che ora cercherà di arrivare al Quirinale. A tal proposito, vorrei ricordare a chi ha la gentilezza di leggermi che per la Presidenza della Repubblica Berlusconi ha da sempre proposto Gianni Letta; proprio in questi giorni lo scandalo P4 (Bisignani ecc.) lo sta bruciando.Il problema che io vedo sempre più pressante quindi non è sconfiggere lo Psiconano Pedofilo, quanto il complesso blocco socio-capitalistico che finora si è riconosciuto in lui, e che domani potrebbe facilmente scaricarlo (ricordate Craxi?) e sponsorizzare un elemento più presentabile. Avrebbero solo l'imbarazzo della scelta del lacchè: Bersani, D'alema,Casini, Fini, Schifani, Alfano, Draghi, Monti Rutelli (meno probabile, ma non si sa mai) o addirittura Marcegaglia o il più adatto fra tutti: Luca Cordero di Montezemolo. In conclusione: d'accordo bloccare Berlusconi nelle sue iniziative anti operaie e criminali. Ma non perdiamo di vista l'obiettivo vero: sconfiggere Berlusconi significa sconfiggere il blocco sociale, egemonizzato da Confindustria, che lo sostiene.
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