Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 8 aprile 2012

Arte Pubblica

a cura di Luciano Granieri



L’intervento  che segue  mostra quanto sia importante   rivalutare i poli culturali di eccellenza della nostra città : Conservatorio e Accademia di  Belle Arti. L’esperimento che di seguito è illustrato testimonia come gli studenti dell’Accademia di  Belle Arti  di Frosinone , oltre a costituire un patrimonio di sapienza e creatività,  sono dei veri e propri attori di aggregazione sociale e promozione del territorio. L’idea è quella, peraltro già sviluppata dall’associazione zerotremilacento, di stimolare la creatività dei giovani artisti trasferendo il loro processo creativo  all’interno di un contesto di verso  dal laboratorio e dalla mostra. L’intento è vedere questi artisti all’opera in un luogo di pubblica fruizione, in particolare in luoghi “non luoghi” parti di città abbandonate da uno sviluppo urbanistico frammentato e frazionato  per colpa di  una logica costruttiva fondata sul profitto privato, sul consumo intensivo e distruttivo  del territorio . Ce ne sono molti di questi non luoghi nella nostra città. Spazi degradati lasciati al loro destino da incuria e abbandono. Ebbene nel recupero di questi spazi, nel procedimento di riqualificazione volto a restituire queste aeree un’antica bellezza e ricchezza paesaggistica gli studenti dell’accademia delle belle arti possono svolgere un ruolo essenziale. Dal  volume “Zerotremilacento arte pubblica relazionale , 5 anni di azioni/relazioni nel territorio di Frosinone”  curato da Antonio Limonciello e Claudia Paudetto, di cui parleremo diffusamente in un prossimo post , è stato tratto il passo che segue in cui si può apprezzare cosa  gli studenti dell’accademia delle belle arti di Frosinone siano riusciti a combinare nel Parco Viscogliosi di Isola del Liri. Ovviamente nello stile di Aut le foto delle opere sono state raccolte in una clip commentata da un brano musicale. In questo caso il pezzo “Rising Mandoline” del gruppo folk irlandese Foreign Feathers ci sembrava avere le sonorità più adatte alle opere esposte nel bosco.

Luciano Granieri
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ACCADEMIA DELLE BELLE  ARTI:
UN MODELLO DI INTERVENTO NELLO SPAZIO PUBLICO.

Negli ultimi anni l’Accademia di Belle Arti di Frosinone si è confrontata con la realtà esterna portando gli studenti, coordinati dai loro insegnanti, ad intervenire negli spazi pubblici.
Nell’anno accademico 2008/09, con un atto di coraggio, rispetto alla tradizionale staticità delle Accademie, sono attive due corsi di Arte Pubblica, segno di attenzione al fenomeno artistico che da un ventennio si sta diffondendo in tutto il mondo.
I giovani studenti sono chiamati a misurarsi  col territorio operativo secondo progetti complessivi predisposti con i loro insegnanti. Lo spostamento dello studio dai luoghi deputati – quali aule, biblioteche, musei  e gallerie – al territorio, porta gli studenti a confrontarsi con il paesaggio, la società e la cultura del luogo di intervento e questo produce proposte concrete che diventano stimoli per le istituzioni pubbliche e per i singoli cittadini. La formazione degli studenti per una ritrovata attenzione verso lo spazio pubblico, unitamente alla collaborazione con le istituzioni pubbliche, le scuole, le associazioni, costituiscono un moltiplicatore di energie i cui frutti  si potranno cogliere con chiarezza nei prossimi anni. L’intervento nel suo complesso, cioè produzione di opere per uno spazio pubblico e attivazione di percorsi didattici per l’arte, rappresenta un modello di presenza attiva e produttiva di una istituzione quale è l’Accademia di Belle Arti, nel e per il territorio in cui essa è collocata.

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