On. Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica Italiana
I cittadini utenti e le loro famiglie sono costrette a
pagare, sotto la minaccia del distacco del servizio, della riduzione del flusso
e del ricorso in giudizio, bollette
esose determinate da tariffe illegali.
Con la gestione di Acea-Ato 5 spa l servizio idrico è
peggiorato sotto ogni aspetto per la
mancanza degli investimenti previsti
ed accettati dal gestore al momento della gara di aggiudicazione della
gestione.
Mancano depuratori e reti fognanti. Le perdite d’acqua raggiungono i 2/3 e in
ogni comune formano, per settimane e mesi, ruscelli, laghi e fiumi.
A nulla valgono i numerosi richiami e
segnalazioni di cittadini, amministratori e vigili urbani. Acea-Ato 5 spa
agisce come una potenza extraterritoriale non soggetta alla leggi di questo martoriato
Paese.
Per questi motivi e per altri le sottoscritte associazioni
chiedono da anni la risoluzione del contratto e il ritorno alla gestione
pubblica dell’acqua,
BENE COMUNE VITALE
PER L’ESISTENZA DEL MONDO ANIMALE E VEGETALE. E’ PER QUESTO CHE L’ACQUA
NON PUO’ ESSERE CONSIDERATA PROPRIETA’ DI
QUALCUNO.
E’ PER QUESTO CHE
SULL’ACQUA NON SI DEVONO REALIZZARE PROFITTI E NON DEBBONO ESSERCI GESTIONI
PRIVATE
Le sottoscritte associazioni intendono richiamare la Sua attenzione sul fatto che
il popolo italiano ha espresso, con un voto di milioni di persone, in occasione
del referendum del 12 e 13 giugno2011 la propria volontà per il ritorno alla gestione pubblica
dell’acqua.
Da allora è passato tanto tempo e nulla si è fatto in sede
parlamentare e di governo per il rispetto Di questo voto e della volontà
popolare.
Le sottoscritte
associazioni sottolineano con forza che qualsiasi Istituzione dello Stato
democratico che non opera per rispettare ed applicare la volontà del popolo
espressa con un voto referendario,si pone al di sopra della Costituzione
repubblicana ed al di fuori della legalità.
Alla Sua alta
magistratura si chiede: “Che cosa debbono fare i cittadini per far rispettare
la propria volontà espressa in un referendum”?
Le sottoscritte
associazioni Le chiedono di far sentire la Sua autorevole voce al Parlamento ed al Governo affinché si
voglia procedere a legiferare con
urgenza la gestione pubblica di un bene prezioso come l’acqua, per ripristinare nel Paese la legalità
costituzionale, rispettanto ed attuando la volontà del popolo espressa nel
referendum del 12 13 giugno dello scorso anno.
Si ritiene semplicemente delittuoso realizzare profitti
nella gestione dell’acqua.
Firmatari
Coordinamento
Provinciale Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone ,Consulta delle
associazione della città di Frosinone, Cittadinanzattiva , associazioni
aderenti al progetto “Frosinone che vorrei” (Consulta delle Associazioni, Associazione
A.G.S.P.A., Associazione Alleventi, Associazione Benessere Alcalino,
Associazione Chez Nina, Comitato Civico Laboratorio Scalo, Comitato Colle
Cottorino, Comitato di Quartiere Amici della Pescara, Associazione Colle
Cottorino – Madonna della Neve, Associazione Frosinone Bella e Brutta,
Associazione Frosinone 2020, Associazione Porta a Porta, Associazione Pro Loco
Città di Frosinone, Associazione Rione Giardino, Associazione Torna in Centro,
Adolas, Coordinamento di Frosinone del Forum Italiano Salviamo il Paesaggio,
Difendiamo i Territori, Società Operaia di Mutuo Soccorso, Sportello Antiusura
Bancario) Collettivo Ciociaro Anticapitalista, Aut-Frosinone
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