Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 13 marzo 2014

L'importante è esagerare

Luciano Granieri.


 Turbo Renzi nella sua schizofrenica ansia da prestazione velocistica si è trovato ieri a dire qualcosa di sinistra. E’ stata una sorpresa per uno che se la fa con i campioni dell’hedge fund e che sconfessa Bobbio sul tema dell’eguaglianza sociale come valore fondante della sinistra. 

Nella sua pirotecnica conferenza stampa, con tanto di slide e  telecomando (roba da ridicolizzare Berlusconi con la sua preistorica lavagna e la scrivania in noce su cui su vergò il patto con gli italiani a suon di un milioni di posti di lavoro) sono venute fuori cose decisamente comuniste.  

Al netto della paraculaggine di intestarsi riforme già proposte dal governo precedente, come il piano casa e il piano scuola, è deflagrato  sulla stampa, in  fremente attesa, il taglio del cuneo fiscale a totale favore dei lavoratori, i quali  secondo il piano illustrato, se hanno un reddito mensile inferiore ai 1.500 euro lordi, si troveranno in busta paga 80 euro. A parziale indennizzo dei poveri imprenditori turbo Renzi ha previsto anche  un taglio del 10% dell’Irap. Il tutto a partire dal 1 maggio, guarda caso la festa dei lavoratori. L’intera operazione dovrebbe costare 10 miliardi di euro. 

Al che uno si chiede: se Letta ha sudato le fatidiche sette camice per racimolare i quattro miliardi e spicci necessari a coprire l’ammanco dell’Imu utilizzata come gentile omaggio alla propaganda dell’allora alleato Berlusconi, come farà Renzi a recuperarne più del doppio?  Facile è l’uovo di Colombo, finanziando parte  dei 10 miliardi in deficit, come Keynes comanda. 

Aumentando il deficit in rapporto al  Pil dal 2,6% attuale al 3%, rimanendo comunque nell'alveo delle prescrizioni delle troika, si  possono racimolare  6 miliarducci tondi tondi. Non solo ma usando i risparmi  per i minori interessi sul debito pubblico, se non lo spread che è calato a fare, è possibile accantonare altre 3 miliardi. 

Per continuare su questa imbriacatura di anticapitalismo il taglio del 10% dell’Irap sarà finanziato dall’aumento dell’aliquota fiscale sulle rendite finanziarie (bot esclusi) dal 20 al 26% per un ricavo di 2,4miliardi. 

Grande Renzi!!!!! Stavolta si che hai messo a tacere i tanto odiati frammenti sparsi  di reduci comunisti. Solo che, non per essere il solito disfattista, mi si dovrebbe spiegare come l’operazione potrà andare il porto  entro il primo maggio. Esiste un decreto legge su tale materia scritto nero su bianco da presentare alle camere per un voto urgente? Non mi pare. E non potrebbe essere diversamente . 

Napolitano è già in fibrillazione per la brutta figura che l’Italia rischia di fare in Europa dopo le sviolinate contabili  di Letta e Monti  , Il ministro  Padoan è in difficoltà, per gli strali che dovrà subire dalla Merkel  e i suoi compagni di merende della troika. Che insulto aumentare il deficit per finanziare misure sociali! Fermi tutti. Non si può fare. Bisogna  prima modificare il Def (documento di economia e finanza)  e per fare ciò:  campa cavallo. 

Neanche il revisore della spending  Cottarelli può venire in aiuto. Dei 7 miliardi ventilati ne può raggranellare solo 3 e mezzo. Vendere le auto blu non è un problema, ma privatizzare i servizi, compreso l’erogazione dell’acqua, alla faccia dei referendari,  e aumentare le tariffe sono operazioni che non si fanno dall’oggi al domani. Dunque caro Matteo, bella l’idea, belle le slide, belle le battute, bello tutto. Ma la vedo dura a concretizzare i colpi di teatro della conferenza di ieri. 

Piuttosto, considerato che ti piace esagerare e visto che una mezza idea ti era venuta, ESAGERA!  Non accontentiamoci del misero 0,4% di aumento deficit/pil, andiamo dai signori della Bce, della Ue e dell’Fmi a dire che il Fiscal Compact , con il quale ci impiccheremo comunque l’anno prossimo, è una misura da strozzini inumana che rifiutiamo con decisione. Sbattiamolo veramente sto’ pugno sul tavolo, per dire che il TFUE, il Mes sono accordi  da cravattari che condannano  mezza  Europa ad un destino di povertà e di stenti. Caro Matteo, esagera, abbi il coraggio di imporre una moratoria del debito e un audit per selezionare e non pagare i debiti contratti con il malaffare finanziario. L’importante è esagerare, ma come tu insegni o si esagera per bene o è meglio lasciar perdere.


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