Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 21 novembre 2014

Toppa militare sul viadotto: ecco come sarà il ponte Bailey

Alessandro Redirossi. fonte: http://www.linchiestaquotidiano.it/

video di Luciano Granieri






La soluzione del Ponte Bailey costerà 700mila euro, il passaggio sarà a senso unico per le auto, con una corsia pedonale. Emergono i dettagli della “toppa” militare per ripristinare in un senso di marcia (pare dalla parte alta a quella bassa) la viabilità sul Viadotto Biondi in attesa dei lavori definitivi della REGIONE. Sono scritti nero su bianco nell’avviso pubblicato ieri sul portale istituzionale del Comune finalizzato ad  accogliere entro l’11 dicembre le manifestazioni di interesse per la realizzazione dell’intervento. Solo manifestazioni di interesse dal carattere “pre-informativo” per il Comune, che vuole valutare al momento le disponibilità a intervenire da parte di vari soggetti. Non una procedura che vincola l’ente all’affidamento in base a dei punteggi o meccanismi concorsuali.  In sostanza il ponte Bailey di tipo Triple Double Reinforced “scavalcherà” la frana. Da un lato poggerà  sulla sede stradale “in corrispondenza della prima pila”. Infatti secondo l’allegata Proposta progettuale di massima a firma del dirigente Elio Noce e del Consulente tecnico del Comune, il professor Quintilio Napoleoni,  “la stabilità delle pile del viadotto, a seguito dei sopralluoghi effettuati da diverse commissioni tecniche, non è apparsa compromessa dalla frana”.  Dall’altro lato il ponte poggerà “su una nuova spalla passante da realizzarsi con una palificata”. La spalla da realizzare ex-novo “sarà costituita da una fila di pali (disposti in PIANO secondo una “L”, in modo da costituire sia il muro d’ala sia il muro di spalla). Si prevede di realizzare pali di diametro variabile tra 800 mm e 1200 mm. I pali saranno collegati da un cordolo di testa che, opportunamente conformato, fungerà anche da appoggio al ponte in acciaio”. Per quanto riguarda tale spalla a sostegno del ponte si precisa che al momento dell’affidamento definitivo alla ditta vincitrice sarà richiesta “la sola realizzazione della struttura portante, in quanto la progettazione della stessa sarà preventivamente garantita dallo stralcio funzionale del progetto di ripristino definitivo del versante già redatto dalla Regione Lazio e approvato in Conferenza di Servizi”. In sostanza l’obiettivo è rendere funzionale tale spalla del ponte Bailey anche all’intervento definitivo di ripristino atteso dalla Regione, producendo un risparmio di costi. Su entrambi i lati del ponte Bailey verranno poste delle rampe di raccordo fra la strada e il Bailey con pendenza del 12,5%. Si prevede anche la possibilità di asfaltare sia il piano viario del ponte che delle rampe  “per ridurre il rumore durante l’attraversamento degli autoveicoli”. Aspetti importanti sono quelli ovviamente relativi alla tenuta del viadotto rispetto ai carichi del ponte Bailey sul viadotto. Secondo la proposta progettuale “dai calcoli preliminari effettuati risulta che i carichi trasmessi dal ponte Bailey al viadotto risultano inferiori a quelli normalmente applicati al viadotto durante l’esercizio. Con le opportune cautele costruttive (a.e. il posizionamento dell’appoggio del ponte con un opportuno disassamento rispetto all’asse della pila), tipiche della realizzazione di ponti Bailey, sarà possibile pertanto realizzare lo scavalco senza che le sollecitazioni nel viadotto esistente eccedano la sua resistenza strutturale”. Capitolo fondamentale quello dei tempi. Si stimano in totale 75 giorni di tempo, di cui 60 l’esecuzione dei pali ed il collaudo della spalla di sud ovest e 15 giorni per montare e predisporre il ponte Bailey. I costi previsti sono 350mila euro per la realizzazione delle opere relative alla spalla passante e altri 350mila euro per la messa in opera, il noleggio, la manutenzione e lo smontaggio del ponte.Per l’inizio dei lavori si punta a marzo e, vista la tempistica dell’intervento, entro giugno il ponte dovrebbe essere operativo. 

Altra questione sono i tempi del noleggio. Negli atti del Comune si parla di un “noleggio temporaneo, (per un tempo stimato, in via presuntiva, di almeno due anni)”, con l’amministrazione che si riserva la facoltà di esigere in qualsiasi momento la rimozione anticipata del ponte e la disdetta del noleggio, con un preavviso di sei mesi. Oppure la proroga, di sei mesi in sei mesi, del noleggio rispetto ai preventivati due anni.  “Tutto – si legge nell’avviso pubblico - in funzione del tempo necessario alla Regione per completare i lavori definitivi di ripristino della viabilità originaria”. E la speranza dei frusinati è che una “toppa” non si trasformi come spesso avviene nel vestito da indossare per lunghi e interminabili anni. 

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