Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 15 dicembre 2014

Lettera aperta ai giornali:

La fine della doppia morale occidentale, il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani
e civili dei Palestinesi sono la via da seguire per la pace tra Palestinesi ed Ebrei israeliani

di Ireo Bono

Sig. Direttore,
le tre operazioni militari israeliane (Piombo fuso, Pilastro di difesa, Margine di difesa), unitamente alla continuazione della colonizzazione, alle condizioni irrinunciabili poste dal governo Netanyahu per trattare la pace, cioé l'annessione delle colonie, della Valle del Giordano, dell'intera città di Gerusalemme, come capitale dello Stato d'Israele, la negazione del diritto al ritorno dei profughi, con la proposta, già approvata dalla Knesset, del riconoscimento dello Stato israeliano come Stato della Nazione del Popolo ebraico, ossia la legalizzazione di quanto esiste già di fatto, pongono una pietra tombale sull'opzione "Due Stati per due popoli".
Il messaggio che il governo Netanyahu invia ai Palestinesi, sembra con l'appoggio della maggioranza della popolazione ebraica, é che possono scegliere tra resistere ed essere uccisi, andarsene, oppure rimanere come cittadini di seconda categoria ed in celle-enclavi che non hanno nulla a che vedere con uno Stato.
Durante l'attacco 'Margine di difesa' , i Palestinesi hanno dimostrato, con la loro resistenza alle forze soverchianti dell'esercito israeliano, grande coraggio e dignità di Popolo ma con un costo altissimo, e la situazione é più grave di prima : Gaza é sempre sotto assedio, con 2200 morti in prevalenza civili, fra i quali 530 bambini, oltre 10.000 feriti e 100.000 senza tetto mentre continua l'occupazione e l'oppressione in Cisgiordania, la discriminazione in Israele e la colonizzazione a Gerusalemme-Est e nell'area della città.
L'imbroglio del processo di pace continua come prima e non porterà alcuna pace : i governi occidentali, Stati Uniti in testa, hanno giustificato, secondo copione, l'attacco israeliano 'Margine di difesa' come reazione di uno Stato all'uccisione di suoi cittadini ed al lancio di razzi Qassam, dimenticando il particolare dell'occupazione, i paesi donatori passano i soldi per la ricostruzione all'attuale Presidente dell'Anp, Abu Mazen, la cui carica é scaduta dal 2009, ma mantiene l'ordine in Cisgiordania per conto d'Israele e quindi rimane al suo posto con il sostegno di Stati Uniti ed Unione europea, lo Stato d'Israele controlla a suo piacimento, d'accordo con il dittatore egiziano al-Sisi, tutto ciò che può entrare od uscire da Gaza, Hamas é mantenuto nella lista delle organizzazioni terroriste, l'occupazione continua e i governi occidentali, mediatori di pace, insistono nell'imporre trattative impossibili tra la potenza occupante ed il popolo privato della libertà.
Anche il riconoscimento da parte dei governi europei dello Stato di Palestina, per ora avvenuto solo da parte del governo svedese, può essere utile alla pace in quanto riconoscimento ai Palestinesi della loro dignità di popolo, dei loro diritti umani e civili ma non deve essere un impedimento alla realizzazione di uno Stato unico israelo-palestinese.
A me sembra che il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei Parlamenti europei, in linea con l'appello degli ottocento intellettuali israeliani capeggiati dagli scrittori David Grossman, Amos Oz, Abraham Yehoshua, sia più che altro volto a proseguire le finte trattative sulla nascita di uno Stato palestinese, ormai impossibile, come già scriveva 4 anni fa il negoziatore palestinese, Ziyad Clot, nel libro "Non ci sarà uno Stato palestinese", escludendo invece la soluzione più giusta e più fattibile, consistente nel rispetto dei diritti umani e civili del Popolo palestinese, quale é quella che porta ad uno Stato unico, laico, democratico, con uguali diritti per tutti i cittadini.
La società civile mondiale che sostiene la Campagna BDS, la maggior parte del Popolo palestinese e tanti intellettuali palestinesi ed ebrei israeliani e la parte migliore della società ebraica, come si può leggere nel libro "Un Etat commun" di Heric Hazan ed Eyal Sivan, a differenza dei governi occidentali e di quello israeliano, indicano nella fine della doppia morale occidentale, quella che giustifica l'occupazione, le stragi, il genocidio palestinese da parte d'Israele, e nell'uguaglianza dei diritti, la via principale per una pacifica convivenza tra persone di ogni etnia e religione in Israele-Palestina.
Cordiali saluti

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