Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 1 aprile 2015

La Trotsky picture presenta: "In nome del sindaco sovrano"

Luciano Granieri




  La Ciociaria è  terra di registi.   Ultimamente grazie al poderoso impegno del Comune di Frosinone,  il  Capoluogo ciociaro è diventato meta ambita di cineasti di grido ed  impresari teatrali  . Ne è testimonianza il sontuoso allestimento per la  rievocazione della passione di Cristo messo in scena il 22 marzo scorso sul palcoscenico naturale del centro storico, costato ben 22.500 euro. 

Per  pagare gli emolumenti del grande regista incaricato della messa in scena del colossal  (tale Mizzoni) sembra si siano dovute vendere le lampadine, riposte nei magazzini del Comune, necessarie alla riparazione dei lampioni rotti, lasciando  parte della  devota città al buio. Alla rievocazione religiosa  hanno partecipato anche volti noti della politica locale, dalla Maria Maddalena (senatrice Spilabotte), all’austero Pilato (assessore alle finanze del comune di Frosinone Mastrangeli). 

Ebbene lo confessiamo, anche noi abbiamo messo in atto un bieco tentativo di spillare soldi a "De Laurentiis" Ottaviani   per la realizzazione di un film  “In nome del sindaco sovarno”. Un cult movie  girato  durante il consiglio comunale indetto venerdì scorso 27 marzo  per l’approvazione della delibera di iniziativa popolare tesa  alla risoluzione  contrattuale del  gestore del servizio idrico integrato. 

In relazione al casting non ci sono stati problemi. La valenza drammaturgica  dei consiglieri comunale e del sindaco Ottaviani è degna della migliore accademia di arte  drammatica. L’assessore Riccardo Mastrangeli, poi, era reduce dei successi consumati sul  red carpet  della Passio Christi. 

La location, l’aula consiliare, non era il massimo, ma l’abilità di un regista sta nel valorizzare anche luoghi dall’insignificante impatto scenografico . La  sceneggiatura si è rivelata quanto mai suggestiva. In poco più di mezz’ora di video si sono messe in luce tutte le peculiarità della nostra classe amministratrice. 

Dalla melina iniziale, mascherata da piena subordinazione al calcio, necessaria a ritardare la votazione -sperando di prendere per stanchezza gli astanti (cittadini e membri di associazioni), pronti a fare pressione affinchè si risolvesse l’annosa vicenda di Acea - al rischio della mancanza del numero legale. Altre  sequenze hanno illustrato le  vicende che flagellano il capoluogo. 

Memorabili interpretazioni ci  hanno regalato  l’assessore Mastrangeli e la consigliera Martini sul testo drammatico relativo ai tagli di 3 milione e centomila euro, gravanti sui servizi sociali. Anche il dialogo shakspeariano  fra il vice sindaco Trina ed il consigliere Calicchia è stato degno di nota. Un po’ sottotono l’interpretazione del consigliere Savo,non si capiva se fosse doppiato dal sindaco Ottaviani o se autore di una recitazione sommessa ma indisponente rispetto agli  spettatori. A lui si deve infatti la proposta di annacquare la delibera in votazione, modificando il testo da: “porre in atto le azioni necessarie alla rescissione del contratto” a: “valutare le azioni necessarie alla tutela dei cittadini, fra cui la rescissione del contratto”. 

Tutto sommato, la funzione di corifeo del consigliere Savo un qualche successo presso il coro lo ha avuto. Infatti, grazie ad alcuni coristi, l’annacquamento è andato in porto. Prima di proporre il corto al sindaco per chiederne la produzione e la diffusione sottopongo  agli appassionati di Aut l’opera in ante prima .  E’ talmente struggente per cui non ho dubbi  che il sindaco sacrificherà qualche soldo destinato allo stadio per diffondere questo capolavoro. 







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