Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 24 aprile 2015

Sanità. Interrogazione

On. Presidente della  Regione Lazio
                                                           On. Presidente e On.li  consiglieri regionali
                                                         della VII commissione
                       Sig. Presidente della Provincia di Frosinone
                       Sig. Sindaco del Capoluogo
                      Spett. Autorità Nazionale Anticorruzione
                                                    
                                                                    
Il Coordinamento provinciale della sanità di Frosinone si rivolge e interroga le Autorità in indirizzo, per sapere quali gravi colpe e quali delitti hanno commesso i cittadini del Capoluogo e della provincia di Frosinone, per avere un ospedale ( il Fabrizio Spaziani) che, definito come la struttura   più moderna del Lazio,  evidenzia oggi, dopo poco più di quattro anni dall’inaugurazione, inefficienze e caos di eccellenza.
Infatti ci appaiono le seguenti evidenze:
     rispetto al DCA relativo alla riorganizzazione ospedaliera, si rilevano nell’ospedale del Capoluogo 30 posti letto in meno, in dispregio di quanto dettato e previsto;
     il pronto soccorso continua ad essere una bolgia infernale, non solo per una mancanza di personale ma  grazie anche ad una direzione strategica della ASL che continua a mantenere chiusi ed inutilizzati i 18-20 posti letto dell’ex lungodegenza trasferita ad Alatri, circa otto mesi orsono;
     Il reparto di otorino, fino a ieri perfettamente funzionante, presta assistenza solo dal lunedì al venerdì negli orari diurni. Il sabato e la domenica e tutte le notti  qualsiasi cittadino della parte nord della provincia se necessita di questa specializzazione deve recarsi a Cassino;
     Il reparto di urologia non può più utilizzare il semplice flussometro rotto, e non riparato né sostituito, da molti mesi. Sempre nello stesso reparto manca da un anno un puntatore per posizionare le nefrostomie;
     Il reparto di oculistica, fino a ieri anch’esso perfettamente funzionante e operativo, oggi è solo un day hospital che non è più in grado nemmeno di eseguire un semplice campo visivo o un esame di florangiografia per mancanza di personale;
    il reparto di ematologia, fiore all’occhiello della Struttura, costituito anche grazie a donazioni ONLUS è stato declassato  ed è passato da UOC (unità operativa complessa) a UOS (unità operativa semplice): tale trasformazione lo ha reso incapace di adempiere alle attività precedentemente svolte in un ambito così delicato producendo disagi gravissimi a tutti i pazienti onco ematologici di questa provincia;
     nell’ambito della sede dove è ubicato lo Spaziani, non è stata mai realizzata l’elisuperficie, prevista sin dalla progettazione dell’ospedale e finanziata per ben 2 volte: tale circostanza, riteniamo, meriti particolare attenzione.
     A fronte di tagli riguardanti strutture complesse, semplici, reparti e servizi, la Direzione aziendale ha ritenuto di conferire all’URP la dignità di struttura complessa con una dotazione, sembra, di ben 17 assistenti sociali: senza voler entrare, solo per ora, nel merito di chi sarà il … “fortunato” beneficiario di cotanta struttura, riteniamo si debbano ben verificare i carichi di lavoro dalla stessa fin qui svolti e il reale, vero, oggettivo, numero di pratiche evase e di effettivo servizio svolto nei confronti dell’utenza. Ci sembra che sprechi, e ipotesi di danno erariale, si combattano anche così.
     In questa  struttura sanitaria ospedaliera, che doveva essere un esempio di organizzazione e di efficienza per l’intera Regione non esiste  nemmeno un punto di ristoro, una rivendita di giornali, per non parlare di una biblioteca che è un concetto extraterrestre;
Per tutti questi motivi,  per non aver costruito unità di eccellenza così come hanno fatto alcune Asl che ci circondano e per altre inefficienze note, i cittadini della provincia di Frosinone sono costretti a migrare in massa  verso altre strutture sanitarie costretti a sopportare  gravi disagi e sacrifici economici. Risorse finanziarie che si sottraggono all’economica di una provincia depressa e già fortemente penalizzata con il 50% di disoccupazione.
Il Coordinamento, inoltre,  interroga per sapere:
a)se si deve continuare a retribuire riteniamo ben lautamente una dirigenza sotto la cui responsabilità è posto   un ospedale che i cittadini ritengono  misero e precario;
b) e per conoscere quali provvedimenti urgenti intendono adottare le Autorità in indirizzo per mettere fine ad una situazione ce ci si palesa di illegalità  ripristinando la normalità e il rispetto dei diritti costituzionali di cittadini.
FROSINONE 24 APRILE 2015-04-24

Il Coordinamento provinciale della sanità

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