Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 10 ottobre 2015

Annibaldo de Ceccano, ma pure de Carpineto e de Arnara. I docenti del Liceo scientifico e linguistico di Ceccano protestano per la decisione del Comune di intitolare la scuola al nobile del 1.200

Docenti del Liceo
Scientifico e Linguistico di Ceccano



Nel pomeriggio di ieri (9 ottobre 2015), presso il Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano, si è riunita una folta rappresentanza di docenti in assemblea straordinaria per discutere sulla deliberazione della Giunta Comunale del 1 settembre scorso, relativa al procedimento di intitolazione dell’istituto fabraterno. Dal dibattito è emerso che l’amministrazione comunale, a dispetto di ogni norma e regola inerente la procedura – che è stata puntualmente rispettata e messa in atto dagli organi competenti della scuola – non si è limitata ad esprimere un parere sul nome proposto dal liceo (Maria Gaetana Agnesi, matematica e poliglotta settecentesca), ma ha proposto di fatto l’intitolazione della scuola alla trecentesca “gloria” locale cardinale Annibaldo de Ceccano, oltrepassando la propria sfera di competenza, e delineando così una sorta di inverosimile anomalia rispetto al corretto iter. I docenti, in modo unanime, hanno espresso forti riserve sull’accaduto, ribadendo in prima istanza l’autonomia della scuola, che non può tollerare di essere “scavalcata” in nome di una totale noncuranza (o ignoranza?) delle più elementari regole democratiche. Aggiungendo poi, in seconda istanza, che le iniziative culturali e didattiche che la scuola riserva da anni al contesto storico di riferimento del personaggio ceccanese, ivi compreso il viaggio di istruzione ad Avignone, hanno una valenza puramente formativa, e non sono mai state volte ad altre finalità collegate alla prospettiva di un’intitolazione o ad altro (ad esempio, il sostegno al programma culturale dell’assessorato alla cultura di turno). Il corpo docente ha concluso l’incontro auspicando una maggiore “indipendenza” da parte di ciascuna delle due istituzioni e un più sentito rispetto reciproco, soprattutto in relazione ad ogni forma di possibile  “strumentalizzazione” di progettualità e realtà appartenenti ad un ambito – non solo “locale”, bensì aperto ad un ampio circondario e ormai al mondo intero grazie alle nuove tecnologie - squisitamente educativo, culturale e didattico. 

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