Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 31 ottobre 2015

Frosinone. In arrivo nuovi affidamenti alle coop

Comitato di Lotta per il lavoro

Anche a Frosinone il batterio è più forte di tutto il sistema immunitario
Non basta l’anticorpo del presidio lungo 572 giorni sotto la tenda in piazza VI dicembre in attesa che si raggiunga l’agognata costituzione di una società pubblica che ricomprenda i servizi e soprattutto i lavoratori già della Frosinone Multiservizi.
Non basta l’anticorpo degli impegni assunti anche negli ultimi giorni dai consiglieri comunali del capoluogo e dal Presidente della Provincia e della Regione sulla disponibilità nella costituzione di un nuovo soggetto pubblico.
Non basta l’anticorpo delle inchieste di mafia-capitale che segnalano e individuano i pericoli di corruzione stante le azioni e gli interventi non svolti con la dovuta profondità atti a prevenire rischi della corruzione come previsto dal Regolamento Anticorruzione 2015/2017, adottato con DGC 29/2015 dal comune di Frosinone.
 Non basta l’anticorpo della sentenza del tribunale di Frosinone che ha accolto, con il dispositivo di sentenza n. 501/2015, quanto i lavoratori avevano sempre sostenuto, realizzando gli effetti del contratto di lavoro non concluso tra gli ex lavoratori Multiservizi e la Sol.Co Società Cooperativa, facendo ritornare gli orologi indietro di due anni.
Non basta l’anticorpo del rischio che nel caso in cui le coop non ottemperino al risarcimento dei danni, i lavoratori potranno agire nei confronti del Comune di Frosinone per il recupero di quanto dovuto in forza del provvedimento giudiziale, ritenendo i lavoratori come addetti agli appalti che nel corso del tempo hanno interessato le coop.
Non basta l’anticorpo delle norme che vietano lo spacchettamento dei servizi; gli appalti prorogati senza soluzione di continuità; il superamento della soglia economica prevista per un affidamento annuale; il mutamento di contraente con altro affidamento diretto, senza che tuttavia mutassero i referenti; le incessanti proroghe di affidamento alle cooperative sociali di tipo B che durano da due anni e mezzo e sono ancora in corso; le mancate procedure di passaggio dei lavoratori che pure su questo hanno vinto una pesantissima causa giuslavoristica.
Non basta l’anticorpo dell’evidente strumentalità dell’uso delle coop sociali senza che vi fosse il requisito di lavoratori svantaggiati perl’affidamento degli appalti spacchettati ai sensi della legge 381/91.
Tutti questi anticorpi non bastano. Il virus della esternalizzazione, ancora in affidamento al “batterio” cooperative sociali di tipo B, è troppo forte rispetto al sistema immunitario nella gestione dei servizi pubblici. Il virus lo conosciamo, è tutto ideologico, ma come fa ad essere così forte anche il batterio che supera tutte le risposte immunitarie (???) elencate, continuando a gestire allegramente quasi sei milioni di euro in due anni e mezzo?
Dopo una estate all’insegna delle continue, mensili, proroghe (siamo sopra le 85 per 10 servizi in 30 mesi!),  annunciando di seguire la rimodulata legge 381 per affidare i servizi con maggior trasparenza, senza però mai praticarla, continuando invece a prorogarli direttamente sempre agli stessi soggetti, ecco che improvvisamente compare sul sito, il 28 ottobre, la determina 2962 “Affidamento esterno alle Cooperative Sociali di tipo “B” - Servizio manutenzione ordinaria immobili ed attività di supporto alle manifestazioni - Servizio di manutenzione ordinaria della viabilità e dell’arredo urbano - Servizio Assistenza Scuolabus” che approva un allegato (ovviamente non presente sull’albo) per la manifestazione di interesse per anni 1 per la somma di €.535.809,96 da parte delle cooperative sociali di tipo “B” a partecipare alla gara di appalto, richiamando la delibera 2653 (anch’essa non reperibile sull’albo pretorio). Scompare anche, contestualmente, l’accenno alla costituzione della newco, formula usata per giustificare tutte le proroghe del 2015 dopo la denuncia dei lavoratori alla “vigile” Autorità Anticorruzione locale della evidente dimenticanza di prassi amministrative previste per legge.
I lavoratori a cui ufficialmente si risponde che si è in attesa delle deleghe regionali per i servizi della Provincia, chiedono il ritiro di tale delibera e il conseguente avvio della costituzione della newco, unica soluzione alla gestione approssimativa, precaria e insufficiente delle cooperative. Si riuniranno lunedì 2 novembre alle ore 15.30 presso la tenda.
Convocano per mercoledì 4 novembre alle ore 19 i consiglieri comunali per esporre la loro posizione e per sollecitare la il percorso stabilito anche formalmente dagli atti adottati in Consiglio che porti definitivamente alla costituzione della nuova società.
 La Determina de Comune

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