Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 16 dicembre 2015

Jazz, suoni, ritmi e pulsioni vitali dell’era post moderna. Jam Session

Luciano Granieri. Osservatorio Peppino Impastato Frosinone




Venerdì 18 dicembre si svolgerà la terza  parte del seminario : Jazz, suoni, ritmi e pulsioni vitali  dell’era post moderna. L’incontro,  organizzato dall’Osservatorio Peppino Impastato, avrà luogo   presso l’associazione “Oltre l’Occidente” in L.go Aonio Paleario n.7, a partire dalle ore 16,00.  Parleremo di New York, Harlem, delle modificazioni stilistiche che hanno cambiato la musica neworleanista e chicagoana  trasformando la suggestiva e umorale sintassi nera del sud in una vera e propria forma commerciale.  Uno spazio considerevole sarà dedicato alla Swing Craze, a Duke Ellington fino alle orchestre di Kanas City, da cui uscì, attraverso Charlie Parker,  il germe del nuovo  futuro jazz. La  programmazione precedentemente prevista, basata su tre soli incontri, è risultata insufficiente.  Per esaurire la mole di argomenti , che la storia degli Stati Uniti d’America vista con gli straordinari occhi dei jazzmen propone,  saranno necessarie  altre tappe. La  musica da ascoltare è molta, i contributi e le riflessioni dei partecipanti  a  questa straordinaria narrazioni sono notevoli e di spessore, sempre nell’ottica dei seminari dell’Osservatorio la cui partecipazione attiva della gente è comunque più  che bene accetta. Per questo motivo l’appuntamento di venerdì  18 sarà solo l’ultimo del 2015. Il seminario riprenderà  a gennaio 2016. Le date ancora sono da definire, ma informeremo per tempo tutti gli interessati.  Ripartiremo con il Be Bop, la riscossa west coast dei bianchi, il cool , la rivolta nera e le prospettive future del jazz che oggi, si suole ormai definire semplicemente,  musica improvvisata. Per tornare a quanto accaduto  venerdì scorso 11 dicembre, giova ricordare che l’auditorio si è arricchito di nuovi ospiti. L’ambiente è comunque rimasto per pochi intimi,  ma l’atmosfera grazie alle note di Louis Armstrong e  anche della ballata di Sacco e Vanzetti, che poco c’entrano specificatamente con il jazz, ma che testimoniano il vento razzista e discriminatorio che pervadeva l’America degli anni ’20, si è notevolmente animata. Discussioni sull’improvvisazione introspettiva del blues, sul rapporto fra improvvisazione e musica scritta, hanno reso il seminario ricco di opinioni e di contributi aiutando notevolmente il sottoscritto, relatore dell’evento, a rendere il tutto molto più stimolante.  Quanto accadrà  venerdì prossimo, nonostante esista una scaletta, non lo sappiamo, Per questo il titolo dell’appuntamento del 18 sarà Jam Session. 

Uno dei video che verrà proiettato.

Nessun commento:

Posta un commento