Venerdì 11 dicembre si svolgerà la seconda parte del
seminario : Jazz, suoni, ritmi e pulsioni
vitali dell’era post moderna. L’incontro, organizzato dall’Osservatorio Peppino Impastato,
avrà luogo presso l’associazione “Oltre l’Occidente” in
L.go Aonio Paleario n.7, a partire dalle ore 16,00. Come potrà notare qualche più che attento lettore,
le tappe del viaggio attraverso i
meandri del jazz, hanno subito qualche modifica. Venerdì prossimo racconteremo
di come il jazz si sia trasformato, da
folklore legato al sud degli Stati Uniti, in un’ espressione originale,
autonoma, pronta a invadere, New York, Chicago,
l’America tutta e il mondo intero. Arriveremo, se tutto filerà liscio, a descrivere le diverse evoluzioni stilistiche
fino all’era dello swing. Uno stile di
puro intrattenimento e divertimento. Un’espressione
musicale in cui le lamentazione e le rivendicazioni del blues e di tutte le
forme pre-jazzistiche prima di New Orleans, rimarranno un pallido ricordo, in attesa della rivoluzione Be Bop.
Durante la prima pare del seminario svoltasi venerdì
scorso 4 dicembre, non è stato possibile trattare tutti gli
argomenti in programma. Pur risalendo il Mississippi dal golfo del Messico, come
i due esploratori canadesi Pierre e
Jean-Baptiste Le Moyen signori di
Iberville e Bineville agli inizi del ‘700, non siamo riusciti, a differenza loro, nell’intento
di raggiungere New Orleans. Sarà la
prima tappa del prossimo incontro.
Come mai non è riuscita l’impresa?
Semplicemente perché, ad un certo punto, il seminario si è trasformato, vista
anche l’esigua partecipazione ( ma non sono mancati i giovani) in una
discussione sui temi che la storia dell’America dall’ ‘800, fino agli inizi del
‘900, ha proposto. Come vecchie amiche e amici reduci dal duro lavoro lungo le ferrovie
del sud, ci siamo ritrovati in un jukes
a discutere di giustizia sociale, influenze della musica araba sul blues,
condizionamento delle religione nel
mondo degli schiavi, il tutto ascoltando: Go Down Moses, Backwater Blues, Honky
Tonky Train blues, Strange Fruit, Maple Leafe Rag, brani che diffondevano le
loro note non dal jukes-box di rito ma
dal computer, vedi che ti combina il progresso.
Parlando e ascoltando musica si è fatto tardi. Riprenderemo
il confronto venerdì prossimo 11 dicembre dalle ore 16,00 sperando che qualche
altro compagno di viaggio voglia aggiungersi e contribuire ai nostro accalorati
discorsi. Sul jazz ovviamente.
Un brano che proporremo nel prossimo incontro.
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