Domani 3 agosto il
comitato provinciale per il NO alla riforma Costituzionale, sarà in presidio
davanti al Palazzo della Provincia , con altri movimenti, per accogliere la
ministra Boschi e il Presidente della Regione Zingaretti in tour
propagandistico a sostegno della deforma Costituzionale.
Posso immaginare che
le politiche regionali, foriere di
disoccupazione, sfascio della sanità, dissesto ambientale, tese a ridurre il territorio a deposito per
inceneritori, e terreno di caccia per
Acea, verranno venduti dal Presidente Zingaretti come straordinari
provvedimenti i cui benefici, in termini di sviluppo, già stanno
investendo la nostra Provincia. La lungimiranza che il Pd regionale ha
impiegato nel governare il Lazio è la stessa utilizzata per scrivere una
riforma costituzionale, necessaria e
preziosa utile a far ripartire l’economia e sancire una benefica stabilità di governo.
Qui si innesterà la litania della ministra sulla Deforma .
Se non ho inteso
male il cambio di strategia del Partito della Nazione, il messaggio sarà il
seguente: Come dubitare che il Pd, al
governo del Paese e di territori importanti come il Lazio, capace di “sbloccare”
l’Italia facendo ripartire la crescita, non sia stato in grado di redigere
una riforma costituzionale con altrettanta
perizia? In buona sostanza “famo a fidasse”. Probabilmente si entrerà nel merito del testo, ma questo sarà descritto
con i soliti quattro slogan ripetuti a pappagallo dalla solerte Boschi .
Sono
convinto, lo ripeto, che si useranno le presunte, buone politiche come spot
alla riforma. Mister Jim Messina guru
della campagna elettorale di Obama, ingaggiato da Renzi per organizzare la
campagna referendaria per il SI a suon
di lauti compensi, ha già intuito che meno i neo padri della Patria parlano
della loro astrusa riforma, più aumentano le possibilità di vittoria del SI.
Se
questo sarà il canovaccio che Zingaretti e la Boschi, accompagnati
probabilmente da Buschini, seguiranno, bisognerà essere pronti non solo a
contestare nel merito la riforma, ma anche a smascherare quella politica
regionale che il Presidente spaccerà
come mirabolante ma che ha portato solo disastri
per la popolazione ciociara . Uno dei
primi obbiettivi sarà dunque fare in
modo che una delegazione, composta da membri di ogni movimento, entri in sala e prenda parola. Una buona motivazione
per chiedere comunque di parlare, anche in presenza di un possibile veto, è rimarcare come la campagna referendaria non sia ancora
iniziata. Dunque lasciare incontrastate le tesi del SI costituirebbe un cattivo
servizio informativo per i cittadini. I quali dovrebbero assistere, in questa
fase, non già ad un comizio, ma ad un
confronto per capire meglio su cosa dovranno esprimersi in autunno.
Sarà
inoltre fondamentale non solo la
confutazione del merito, ma anche e soprattutto come stare in piazza. Non è difficile intuire come queste
comparsate della ministra, possano
costituire una provocazione per i comitati e i movimenti
contrari alla Deforma. Qualsiasi intemperanza servirà per demonizzare il
dissenso. Oscurare le motivazioni del No
con la cronaca di eventuali disordini è
uno degli obbiettivi di questi signori. Tanto più che domani a raccontare l’evento sarà una stampa locale completamente asservita, a
parte il quotidiano l’inchiesta. Non
ci vorrebbe molto a trasformare un semplice insulto nella cronaca nera di
un’aggressione. Dunque, niente parolacce, invettive, insulti. Gli striscioni e i cartelli sono sacrosanti per marcare compiutamente la nostra presenza ma devono anch’essi
essere scritti con intelligenza, con ironia, puntando comunque al merito.
Infine domani, come al solito in questi casi,
sarà presente CasaPound. Disgraziatamente la XII disposizione transitoria e
finale (comma primo) della Costituzione sull’apologia di fascismo non è stata
mai applicata, per cui ogni volta che si svolge una manifestazione di protesta,
indipendentemente dalle sue motivazioni, i fascisti del terzo millennio ci
deliziano della loro presenza. In questo caso, poi, la questione è ancora più
complicata perché la polemica della Boschi sul voto contrario di CasaPound
sulla Deforma ha imperversato per settimane sui media.
Sarebbe
fondamentale tenersi lontano dai fascistelli, non considerarli. A dirla tutto
sarebbe auspicabile la presenza in forze dell’Anpi che non mi pare abbia dato
adesione alla manifestazione. Avere una folta delegazione dell’Associazione
Partigiani provinciale costituirebbe una
importante testimonianza sul forte segno antifascista che caratterizza il
comitato per il No. Che dite amici dell’Anpi ciociara, ce la farete a battere un colpo domani? Vi aspettiamo.
Comunque , al di la di queste attenzioni, è importante esserci, perché il loro
tentativo di oscurare completamente le ragioni del No non deve realizzarsi. Una
nostra massiccia presenza, sarebbe la testimonianza
di una cruda verità, non contemplata nella loro idilliaca narrazione su come
basti un SI per portarci tutti in paradiso.
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