Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 5 agosto 2016

Riforme costituzionali. Comizio del Si con la Boschi a Frosinone. Ho visto cose che voi umani.....

Luciano Granieri




Mercoledì 3 agosto. Frosinone, Palazzo della Provincia, ore 18,30, quasi 19,30. Va in scena il comizio a favore del SI al  referendum costituzionale. Officianti, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la vestale ministra per le riforme Maria Elena Boschi. Io c’ero. Ho visto cose che voi umani neanche potreste immaginarvi. 

Nella sala invasa da effluvi organici non propriamente piacevoli, sono riapparsi  tutti insieme i dinosauri della politica "politicante" provinciale.  Vederli così, religiosamente  compunti  nella venerazione  del  Dio  Renzi mi ha provocato    un’inquietudine tendente al terrore peggio di quanto possano spaventare i  raggi B balenanti vicino alle porte di Tannhauser. 

Nella nostra terra non esistono rottamati. Le mummie,   solerti  in passato  nel  venerare l’Unto nel Signore della narrazione berlusconiana, erano li in prima fila a venerare l’Unto delle banche della  narrazione di J.P. Morgan.  Sempre loro, sempre presenti abili nella professione del "servile ungere"  indipendentemente dalla identità dell’Unto. Se il patto del Nazareno è fallito, il patto del Bassetto provinciale tiene, e come se tiene. Lo dimostra la spartizione con cui il locale Partito della Nazione è riuscito ad accontentare tutti: ex berlusconiani, renziani della prima ed ultima ora. Gente che  si è divisa   le spoglie dell’istituzione Provincia, eletta così come sarà eletto il Senato  se passa il referendum, e degli organismi intermedi, Saf e Consorzio Asi.  

Bivaccava colà un vasto campionario di "appecoronati"  il cui eroe  è quel deputato che durante il Governo Letta si professava strenuo difensore della Costituzione ed oggi,  a Renzi imperante ,  è il più feroce sostenitore della riforma devastatrice della Carta . I maggiorenti del Partito di Renzi  si appressavano  all’altare dove di li a poco la vestale avrebbe spiegato il verbo benefico della riforma costituzionale.  

Soavi  effluvi compositi  di profumi costosissimi si mischiavano con la puzza di piedi. Tutti in sacra venerazione, ma l’eterea figura di santa Mariaelena ancora non si mostrava . Pregate fratelli, esortava Zingaretti, il quale  a inizio kermesse, aveva risposto ad una mia domanda sulla riforma con i classici slogan, per poi scappare via senza accettare repliche.

 Finalmente l’icona diafana di Santa Mariaelena  Boschi riempiva di luce la sala. Era reduce da ben due miracoli: Il primo rendersi invisibile  per superare   i bastioni di Orione, presidiati dai  movimenti per il No, il secondo elargire sicuri  posti  di lavoro  ad alcuni operai disoccupati che le avevano chiesto udienza. Santa Boschi protettrice delle banche popolari illuminava l’ara neo costituzionalista e il rito poteva cominciare. 

Ma si sa l’integralismo riformista,  spesso, porta a dire della cazzate enormi. Quindi  quando l’officiante regionale Zingaretti  ha sentenziato che la riforma costituzionale, permetterà la completa attuazione dell’art.3 della Carta,  il  sottoscritto, basito,  non ha potuto rimanere indifferente.  Ho chiesto, con veemenza forse eccessiva,   come una riforma scritta dalla J.P. Morgan , banca d’affari,  responsabile, insieme a Goldman  Sachs della riduzione in povertà di  molte popolazioni  come quella greca,   e dalla crisi economica più devastante dal 900 ad oggi, possa rimuovere gli ostacoli di  ordine economico e sociali che, limitando, di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. 

Ho visto cose che voi umani neanche potreste immaginarvi. Un invasato,  con gli occhi spiritati, mi ha aggredito verbalmente apostrofandomi  come blasfemo per il No, e intimandomi   a  non disturbare la solenne funzione. Zingaretti, invece, meno becero della plebaglia che lo sostiene, ha risposto sostenendo di essere in grado di convincere anche i più incalliti oppositori alla riforma costituzionale. Sarebbe stato sufficiente invitarlo agli eventi organizzati dai comitati  a supporto del No. Ho risposto che nessun membro del comitato contrario alla riforma ha paura di confrontarsi, a differenza di quanto stava avvenendo in quel comizio per il Si.   Dunque  alla prossima iniziativa sarebbe partito l’invito. Purtroppo questa ultima mia affermazione, o è stata  proferita senza i decibel necessari per essere percepita dai media presenti, o non è stata riportata volutamente.  Fatto sta che  non ve ne è  traccia sui giornali locali a differenza degli ammonimenti nei miei riguardi pronunciati da  Zingaretti. 

Iniziava   la solenne liturgia , la Boschi cominciava  a sgranare il suo rosario presentata dal fine dicitore Pompeo. Due ragazzi erano  talmente interessati alle argomentazioni di santa Mariaelena che indugiavano  nel  farsi un selfie davanti al podio dove la ministra stava  salmodiando.  L’odore misto di Chanel  n.5, Opium, puzza di piedi e sudore, cominciava a diventare nauseabondo. 

Avevo  bisogno d’aria. Fuori nei bastioni d’Orione stazionavano , guardati a vista dalle forze dell’ordine, manco fossero dei mafiosi o militanti dell’Isis, i movimenti e i comitati per il No. 

E’  quello il mio popolo. Non sarà in grado di epurare membri  dissenzienti dalla commissione affari costituzionali al Senato, non avrà la forza di cambiare i direttori  noncuranti   del  verbo renziano dai Tg della Rai, ma almeno ha la dignità di avere la schiena dritta. La libertà di difendere la Costituzione e la velleità di fare in modo che venga applicata fino in fondo. E’ bello respirare a pieni polmoni,  finalmente  fuori dall’aere mefitico dei pasdaran del Si . Dopo il teatrino di  mercoledì scorso sono ancora più convinto. Io voto No.


P.S. Lo so molti potranno obbiettare che il sottoscritto, membro del comitato del No, ossessionato dal merito sulla  riforma, non ha speso una parola, sui contenuti della stessa. Avete ragione. Ma se personaggi come   Scalia, Spilabotte,   Pilozzi,   Zingaretti,   Buschini, De Angelis, Pompeo, Patrizi, Pallone, responsabili a vario titolo   e in vari periodi, dello sfascio sociale, ambientale e culturale  del nostro territorio, voteranno convintamente SI alla riforma Boschi-Renzi, non è necessario proporre alcun endorsement   a favore del No , il voto contro la deforma scaturisce automatico, di default.




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