Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 5 settembre 2017

SICILIA: RISORGIMENTO SOCIALISTA E IL PCI DICONO NO A CLAUDIO FAVA

fonte: Risorgimento Socialista

Claudio Fava e Ottavio Navarra – foto: CataniaToday


Risorgimento Socialista, insieme  comitati civici, al PCI, ad Azione Civile, Rifondazione Comunista e Possibile, si è impegnata da subito a sostenere la candidatura di Ottavio Navarra a Presidente della Regione Sicilia.
La nostra sfida era quella di costruire una coalizione di sinistra nettamente alternativa al PD e qualsiasi ipotesi di ricostruire il centrosinistra di marca ulivista che ha fallito in Italia e nella Sicilia stessa: su questa posizione, Risorgimento Socialista e le altre forze della Sinistra hanno sempre accettato di confrontarsi.
La scelta di Articolo 1 – MDP e di Sinistra Italiana di rompere le trattative con il PD poteva essere l’occasione di costruire un fronte più ampio di forze: è diventata una prova di forza, con Articolo 1 che ha comunicato la candidatura di Claudio Fava tramite due interviste Repubblica e Il Manifesto, rivolgendosi esclusivamente a Sinistra Italiana e trattando le altre forze della sinistra come ospiti.
Dopo il confronto avvenuto ad Enna, la prospettiva che era stata individuata era quella di una consultazione democratica della base, per decidere candidato e programma: alla fine, invece, con una scelta calata dall’alto, Fava è stato imposto come candidato Presidente, di una coalizione di sinistra che non esclude (parola di Enrico Rossi, uno dei leader di MDP) di allearsi in seguito ai Dem, e che secondo molti giornali sta ancora trattando con il PD sottobanco, nel caso Micari si ritiri o si facciano primarie di centrosinistra.
Avremmo potuto scegliere la convenienza, e accodarci a un progetto che non sentivamo nostro, per difendere gli sforzi fatti finora e per portare a casa qualche riconoscimento: preferiamo scegliere la coerenza.
Non si può costruire nessuna Sinistra facendo un collage di vecchie classi dirigenti con lo scopo di portare a casa qualche seggio e il piano B, sempre pronto, di andare a bussare alla porta del Partito Democratico. Su questo progetto, di ricostruzione di una sinistra di classe e di opposizione in Italia, noi continueremo a lavorare, senza fretta ma con la convinzione di star facendo la cosa giusta.
Su questo progetto, sappiamo che incontreremo tante persone determinate, come i compagni e le compagne del PCI, che con un comunicato hanno detto NO anch’essi all’imposizione della candidatura di Claudio Fava.
Di seguito, i comunicati di Risorgimento Socialista e del Partito Comunista Italiano della Sicilia.

Dichiarazione di Fabio Cannizzaro, coordinatore regionale di Risorgimento Socialista della Sicilia
Dopo la comunicazione odierna di Ottavio Navarra con la quale lo stesso annuncia il ritiro della sua disponibilità ad essere il candidato a Presidente della regione per il progetto d’alternativa siciliana di sinistra in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento siciliano, secondo le linee fissate già nell’assemblea di Palermo dello scorso 29 luglio c.a., avvertiamo come Risorgimento Socialista, organizzazione che ha partecipato al processo sin dall’inizio, la necessità di fare chiarezza sugli avvenimenti come vanno delineandosi.
La scelta di Navarra lecita quanto, a nostro avviso, improvvida, di fatto, apre la strada ad una piattaforma politica che muta irreversibilmente il progetto originario e mette al centro del suo agire le linee di S.I. e MDP, linee diverse da quelle delineate collettivamente prima e poi ribadite nell’assemblea palermitana di luglio. Detto mutamento tutt’altro che casualmente trova la sua sintesi intorno alla candidatura di Claudio Fava a Presidente.
Come Risorgimento Socialista della Sicilia, organizzazione politica militante della sinistra socialista, avvertiamo, per le nostre convinzioni, per i nostri valori e per coerenza alla nostra tradizione politica, la necessità di marcare la nostra distanza da queste analisi e dalla scelta compiuta, in libertà, dallo stesso Navarra.
Detto ciò, è evidente, che non ci riconosciamo né nel progetto incarnato da Fava né nella scelta di rinunciare di Navarra né tantomeno nelle valutazioni che ad esse sono sottese ed neppure nelle future scelte che ne conseguiranno.
Noi di Risorgimento Socialista della Sicilia restiamo convinti che per le prossime elezioni regionali siciliane sarebbe utile, invece, mantenere un robusto, chiaro progetto di cambiamento ed alternativa a sinistra per i siciliani, ponendo al centro del dibattito i loro problemi, le loro aspirazioni e l’irrisolta Questione Siciliana fuori da valutazioni tattiche d’ordine “romano” e fintamente “laboratoriali”.
In tale prospettiva rivolgiamo un invito a tutte le forze sociali e politiche siciliane di sinistra che con noi condividono questa necessità affinché si riesca, insieme, a mettere in campo ogni iniziativa che segni, una chiara discontinuità rispetto alle solite analisi politiche eterodirette che la candidatura Fava sembra tornare a prospettare per la Sicilia, per i siciliani e per la sinistra: SE NON ORA, QUANDO?
Socialismo Sempre!
Il Coordinatore Regionale
(Fabio Cannizzaro)

Dichiarazione di Antonio Bertuccelli, segretario regionale del Partito Comunista Italiano della Sicilia
Gli uomini possono passare, stritolati dalle bufere; rimane la classe intera, per le cui fortune,devono sapere anche morire.” scriveva Antonio Gramsci.
Esprimiamo un giudizio fortemente negativo rispetto alla nota in cui Fava e Navarra danno appuntamento per “una assemblea regionale alla quale proporre un percorso programmatico e la candidatura di Claudio Fava a Presidente della Regione Sicilia alle elezioni regionali.”
Noi non ci innamoriamo degli uomini ma dei progetti e dei programmi.
Avevamo pensato che Navarra potesse essere la sintesi delle forze politiche, dei movimenti, delle associazioni, dei singoli che sostenevano l’idea di porre in essere una lista che rappresentasse l’unità della sinistra e l’alternatività al Pd.
In questi mesi forze politiche, associazioni, militanti hanno lavorato in Sicilia, tra mille difficoltà, a costruire un percorso partecipato di alternativa che adesso viene azzerato dal prevalere di ristrette logiche di vertice.
Massimo rispetto per la storia di Claudio Fava ma la sua candidatura, ad opera di Art.1-MDP, ha avuto sin dall’inizio l’evidente funzione di porre un’ipoteca moderata sulla costruzione della lista di sinistra. A ciò si aggiunge che essa è stata costantemente accompagnata da gravissime dichiarazioni di disponibilità nei confronti del PD da parte dei massimi esponenti di Art.1, da Rossi a Bersani. Anche il metodo con cui questa candidatura è stata imposta è inaccettabile.
Apprendere che Navarra si sia accordato per una lista comune con Fava, espressione diretta delle politiche governative a guida Pd, ci dispiace ma noi rimaniamo coerentemente sulle nostre posizioni.
Rigettiamo ogni tentativo di ricostruire il centrosinistra che giudichiamo fallimentare e sbagliato.
Chiediamo a tutti e tutte coloro che hanno partecipato all’iniziale percorso di mostrare coerenza e confermiamo la volontà di lavorare con tutte le forze comuniste e antagoniste presenti nella società per rilanciare la lotta per il cambiamento in Sicilia.

Antonio Bertuccelli,
Segretario Regionale Pci Sicilia

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