Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 2 settembre 2018

Diffondere l'odio è una moda pericolosa.

Luciano Granieri



Siamo ormai al delirio. Un delirio dilagante che sta coinvolgendo anche il nostro territorio. Mi riferisco al fenomeno Salvini, con tutto il suo portato di disumano  odio, che non è solo razziale, ma è rivolto verso chiunque osi scalfire l’immagine dell’UOMO, BIANCO e RICCO. Rivolto quindi  verso le donne (o altro genere che non sia maschile) , i neri (o altre etnie), i poveri. Ormai fare proprie  le vagonate d’odio che Salvini profonde a piene mani sui  soggetti non conformi è diventato di moda. Non si è trendy se sul proprio profilo social, non si difende il nuovo condottiero invocante le truppe alla difesa della Patria, e non si  dà addosso ai neri, ai froci, e ai poveracci. Giovani anime belle locali , che fino a ieri si erano tenuti fuori dalla politica ritenendola una cosa sporca, oggi sentono di aderire alla guerra in difesa della Patria. 

 Il quotidiano "Ciociaria Oggi", nell’edizione di ieri,  pubblica un articolo, in cui si spiega come alcuni giovani ciociari aderenti  al gruppo provinciale della Lega di Frosinone, coordinato da tale Veronica Rossi di Ferentino,  abbia lanciato la moda  di farsi un selfie con un cartello recante l’hastag “nessuno tocchi Salvini”. Ciò in risposta alle indagini della magistratura che hanno coinvolto il ministro della difesa della “razza italica” sulla detenzione illegale di 177 immigrati reclusi  sulla nave  Diciotti. Secondo quanto riportato dall’articolo, a firma  Alessio Brocco, l’iniziativa promossa dal  “ Coordinamento Provinciale Lega Giovani” è tesa “ a sollevare l’opinione pubblica su un tema fondamentale come quello dei migranti”, in particolare,    i giovani salviniani ciociari affermano categoricamente quanto segue:  “Potete indagare Salvini, ma non tutto il Popolo Italiano”.  In più  i giovani  razzisti locali, mettono in mezzo la Costituzione, documento da loro    fino a ieri  ignorato. Invocano  l’art 52 . quello in cui  si richiama il dovere dei cittadini alla difesa della Patria.  

Va  bene ragazzi  la moda è la moda ma ci sono due o tre cosette che dovreste sapere. Cosi,  solo per rendervi che  il vostro pigmallione padano spara solo cazzate :

1)  Il popolo italiano che dovrebbe meritare le indagini della magistrature insieme a Salvni non è TUTTO. Dovete togliere il sottoscritto,  quelli che hanno manifestato nel porto di Catania davanti alla Diciotti per sollecitare lo sbarco degli immigrati , quelli che hanno manifestato a Milano  contro  Salvini e  Orban,  quelli che hanno dato il benvenuto ai migranti accolti a Rocca di Papa, più tanti altri  che rifiutano le politiche razziste e fasciste del vostro condottiero,  oltre a   circa 600 amici che ho su FB, al netto di qualche grillino comunista pentito.  Dunque, facendo i conti il “POPOLO ITALIANO” che invocate cari  leghisti ciociari non solo non è tutto, ma è anche poca cosa

2) L’art. 52 Cost. intende la difesa della Patria come espressione di un dovere di solidarietà  e si persegue, soprattutto,  con il servizio militare (leva obbligatoria) , ma visto che il legislatore ha eliminato l’obbligatorietà di fare il soldato, uniformandosi alla visione solidaristica della concezione di Patria, il richiamo a questo articolo è quantomeno improprio e anacronistico , come se i migranti ci invadessero in armi per conquistare il nostro territorio e farne una propria colonia.

3) Se proprio vogliamo richiamare la Costituzione Matteo Salvini nella vicenda Diciotti ha violato  i seguenti articoli: 10) L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge". 13)  "Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria".  In riferimento alle norme del diritto internazionale richiamate dall’art.10 Cost. Sono state violate:  La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo (CEDU). Art.3 il "divieto di trattamenti inumani e degradanti, soprattutto se sono coinvolti soggetti vulnerabili come minori o persone traumatizzate"; all’articolo 5: diritto  di  ogni persona   alla libertà e alla sicurezza  e  nessuno può toglierli ad essi   senza motivi; Convenzione di Ginevra art.33     si proibisce che   un richiedente asilo o un rifugiato sia espulso o respinto in alcun modo “  verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate (leggi Libia).  

Prima di richiamare la Costituzione sarebbe bene studiarla. L’odio è un sentimento, forte terribile, che non si dovrebbe provare nei confronti di nessuno, ma ahimè sta nella natura umana. Però se proprio bisogna odiare qualcuno almeno che lo si scelga autonomamente senza  farselo imporre  da un arruffapopolo opportunista e ignorante. La moda di spurgare  insulti ed invettive verso i “diversi”  si sta diffondendo, fa molto fico, ma è estremamente pericolosa, non sapete quanto.

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