La manifestazione tenutasi con grande successo domenica
scorsa a Roma, organizzata da CGIL, CISL, UIL, è stata molto positiva in
relazione all’assoluta calma piatta che ha contraddistinto le prime sciagurate
iniziative prese dal governo giallo-verde (E’ un’analisi che non riguarda noi
di Potere al Popolo che in piazza ci siamo sempre andati e continueremo ad
andarci).
Certo è che una risposta così numerosa alla chiamata alle armi del neo
segretario CGIL Landini ha costituito un fattore degno di nota. Noi domenica scorsa non eravamo della partita. Perché
c’era D'Alema? per la presenza di Cofferati? o perché si è visto anche Zingaretti,
con Calenda ed Epifani?
Non è una questione di facce o di personaggi indicati a
vario titolo come distruttori della sinistra. O addirittura perché c’erano
esponenti della Confindustria? Certo è
una brutta immagine il padrone in piazza con l’operaio e il sindacato che
dovrebbe difenderlo. Ma non è neanche
questo. E’ una questione di contenuti
che come al solito viene oscurata dalle facce, celebrate o invise, di chi era
presente.
Partiamo da Landini, il quale dalla piazza ha auspicato un nuovo
modello di sviluppo basato sulla salvaguardia ambientale. Lo sapeva il neo
segretario che giù dal palco c’era un corposo gruppo di Confindustriali
Ravennati , e non solo, a protestare contro
il decreto “blocca trivelle”? Cioè il
decreto per cui è imposta una moratoria su trivellazioni in mare alla ricerca
di gas e petrolio per salvaguardare i fondali marini.
Lo sapeva Landini che il modello economico
rivendicato da quelli che stava arringando è basato sulla Tav e sulle grandi opere in genere? Cioè un sistema che distrugge l’ambiente anziché
salvaguardarlo? Si ricorda Landini e
tutti quello presenti in piazza con la
bandiera del Prc, di Sinistra Italiana, cosa votarono ed invitavano a votare al referendum No Triv
dell’Aprile 2016? Hanno cambiato idea per caso?
Come è possibile andare in
piazza con chi, fino a ieri, s’insultava per aver approvato il jobs act e l’alternanza
scuola lavoro? Secondo Landini, la precarietà si elimina potenziando la
contrattazione di secondo livello? Il benessere sociale cresce aumentando la previdenza integrativa privata ,
addirittura inserendo l’assicurazione sanitaria a tutele crescenti, in rapporto
alla retribuzione, nei contratti di
lavoro come in America? E’ così che si
combattono le diseguaglianze?
Tutto
questo va bene a Scerbo di Rifondazione e a Fratoianni di Si che ieri se ne
andavano felici e contenti sgambettanti per la piazza? Compagni variamente
falce martellati se quella era la vostra manifestazione almeno risparmiateci
i pugni alzati, che sono un atto serio ed importante e non veniteci a dare
lezioni su come si deve agire per essere
comunisti duri e puri.
Pare di sentire
il solito tramestio lamentoso: “ecco come al solito, siete sempre voi che
dividete il fronte di lotta e vi isolate” Ma è colpa mia se le persone che
condivisero la campagna referendaria contro le trivelle nel 2016 adesso vanno
in piazza con chi invoca le trivelle. E’
colpa mia se chi condivideva con noi la difesa della sanità pubblica va in
piazza con un sindacato che promuove l’assicurazione
sanitaria privata nei contratti di lavoro, quando si fanno, e con un presidente di Regione che ha di fatto
distrutto la sanità pubblica?
Ma
insomma! E’ colpa mia se chi condivideva con me le critiche al jobs act, alla
buona scuola, va in piazza con chi queste leggi ha approvato! M viene in mente, a tal proposito, uno slogan
che si sarebbe potuto usare nella manifestazione:”Si stava meglio quando si stava peggio” Ecco una lotta per il meno
peggio è sempre perdente.
Non sappiamo
se i governi precedenti siano stati peggiori di questo razzista, fascista e
inetto. Probabilmente ne avranno
favorito il successo. Quello che sappiamo è che tutti, ma proprio tutti, si sono scagliati contro i diritti dei
lavoratori, dei precari, dei disoccupati, hanno operato contro la giustizia
sociale arricchendo sempre più i ricchi ed impoverendo sempre più i poveri.
Questo sappiamo, per ciò domenica 9 febbraio eravamo in tutt’altre faccende affaccendati.
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