Nell’anno settimo dell’era Ottaviani, l’arena cinematografica
di Frosinone è stata trasferita nel parco Matusa. Nell’area, la cui sequela di
inaugurazioni è stata scandita da sontuosi e costosissimi schermi count down, in questa calda
estate si sono concentrate tutte le “sbicchierate” nazional popolari che il leghista ciociaro ha concesso ai suoi
fedeli sudditi.
Fra birre e panini dai costi esorbitanti, fascisti e fascistelli con
vessilli celticamente crociati al seguito - liberati al pascolo, non del prato secco e polveroso del
Matusa, ma dell’erba dell’odio dispensata in quantità industriali a Frosinone, come nel Paese
- è possibile vedere qualche film.
Cinema sotto ai palazzi, così dovrebbe
chiamarsi la rassegna cinematografica frusinate. Già perché l’arena è
conficcata in mezzo ai palazzoni di P.zza Caduti di Via Fani, nello spiazzo dietro la tribuna centrale del fu Stadio
Matusa.
“Chi si vuole divertire deve un po’ soffrire” questo è il motto del
nuovo festival del cinema frusinate . Infatti
per vedere un film in questo contesto bisogna rassegnarsi a soffrire un po’.
Intanto il caldo è asfissiante in uno spiazzo circondato da palazzoni, così
vicini, che le finestre illuminate e i lampioni che illuminano la strada rendono
meno nitida la proiezione. Del resto
mica si può obbligare gli abitanti dei condomini li intorno a spegnere la luce
mentre c’è il film! Così come non si può obbligarli a non accendere
aspirapolvere o altri elettrodomestici perché il rumore disturba il sonoro. Ieri
sera il ronzio costante di un arnese elettrico, credo fosse un “Folletto”, ha
fornito un tappeto fonico surreale ai dialoghi del film.
Non si può nemmeno
tacitare i ragazzini urlanti nel parco giochi
posizionato dietro lo schermo, anche se
le urla dei pargoli giulivi interloquiscono con le battute degli attori stravolgendo
la sceneggiatura del film in modo quanto meno originale.
Ma la vera chicca è il surplus di tensione
emotiva che si prova ad entrare nell’arena rischiando, se non la vita, la
frattura di qualche osso . La pavimentazione
dell’area posta dietro la tribuna dove sono posizionate le sedie è piena di avvallamenti. Uno in particolare era
pronto a farti lo sgambetto, tanto che durante la proiezione di un film del
ciclo di luglio ho visto persone inciampare, anche pericolosamente, ma rimanere in piedi.
l'avvallamento pericoloso |
Ovviamente non era
abbastanza eccitante. Per aumentare la suspance
hanno posizionato fra le due file di sedie centrali una passerella, che poggiando su un terreno sconnesso, balla
pericolosamente e il conseguente gradino che questa ha creato , esteso per
tutta la lunghezza dell’arena è talmente insidioso che ieri ho assistito a due
cadute di signore anziane e a diversi inciampi.
lo stesso avvallamento coperto da una passerella che ha causato diverse cadute. |
Cinema col botto! Del
resto in un clima così sguaiatamente
ridanciano, vedere qualcuno che casca può mettere di buon umore anche se poi
finisce in ospedale. Certo quando il
cinema era veramente sotto le stelle, quelle del cielo della villa comunale, non
c’era sofferenza. Gli alberi intorno all’arena dispensavano un clima fresco, lo
schermo era posizionato ben lontano da fonti di luce, il parco giochi dei bambini era
sufficientemente distante in modo che le
grida non interferissero con il sonoro e soprattutto, senza avvallamenti e
approssimative passerelle, non si rischiava l’osso del collo per andare a
prendere posto.
Insomma il film si apprezzava appieno, magari intravedendo anche qualche stella cadente in un cielo privo da inquinamento luminoso. Una situazione ideale per gli appassionati di cinema. Ma che noia!!! per il gregge nazional-popolare fedele suddito del leghista ciociaro E poi….. esiste una Villa Comunale? Non mi pare che l’abbia fatta Ottaviani, quindi non esiste. Appassionati di cinema …….rassegnatevi dunque al cinema con botto!
il gradino pericoloso |
P.S.
Che ne pensate di indire una raccolta di firme per riportare
il cinema all’aperto alla Villa Comunale?
Il cinema alla Villa Comunale |
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