Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 23 maggio 2020

Riaprire l'ospedale di Anagni per gestire l'assistenza sanitaria nella Fase 2



L’ emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha dimostrato abbondantemente le inadeguatezze del Servizio Sanitario Nazionale che, tuttavia, nel suo complesso ha retto alla  violenza
dell’ impatto della  pandemia.  La  nostra  regione non ha dovuto far fronte ai “ picchi “ registrati  in quelle zone d’Italia dove il virus ha picchiato più duramente,  altrimenti  le  conseguenze sarebbero state disastrose.

Sarà stata l’ondata improvvisa del Coronavirus che ha colto tutti di sorpresa, ma  non si è visto un sufficiente e adeguato coinvolgimento del Distretto socio-sanitario della Asl, attraverso il Piano di zona (Comuni, Sindacati e Terzo settore) per assicurare i servizi assistenziali ai cittadini, come peraltro previsto proprio nei decreti governativi.

Con l’ avvio della   “fase 2 “ della  ripartenza è stato  stabilito per i luoghi di lavoro autorizzati  l’obbligo di fornirsi dei dispositivi necessari per garantire la sicurezza  di  tutti i lavoratori. Anche  gli insediamenti industriali presenti nell’area di Anagni hanno dovuto, ovviamente,  adeguarsi.

Se non fosse  arcinoto, ricordare lo sfascio della  Sanità nel nostro territorio potrebbe  sembrare un’eccessiva insistenza, ma la drammatica emergenza causata dall’ epidemia  rappresenta la conferma delle  conseguenze nefaste dovute alla mancanza di strutture  sanitarie  territoriali, stabili ed organizzate, capaci di  rispondere non soltanto a situazioni emergenziali ma ai protocolli  richiesti dalla  presenza di un alto numero di attività industriali, come  accade appunto per il territorio di Anagni, gravato oltretutto da pesanti problemi di inquinamento.

Nel contempo, la presenza di una rete sanitaria territoriale  capace di garantire ai cittadini il livello essenziale  di assistenza ( LEA ) e le urgenze,  oggi è riconosciuta indispensabile  dai massimi responsabili del sistema sanitario che  denunciano come la debolezza o l’ assenza di una rete di presidi territoriali, di Ospedali di prossimità  siano  state tra le  principali cause della  diffusione  dei contagi da Covid 19 e dell’elevato, tragico, numero delle  vittime.

L’ ex-Ospedale di Anagni, che dispone di spazi e servizi riattivabili in breve  tempo può offrire posti letto per le terapie sub intensive, le quarantene post-guarigione e altre necessità legate non soltanto all’ attuale  situazione di emergenza Covid  ma indispensabili per  assicurare tutti i servizi di prevenzione  e  assistenza, istituendo un  Centro di screening  di prevenzione Covid,  (tamponi,analisi e test sierologici )  a servizio  della popolazione.

Infatti, al momento attuale, le  ricerche  e le acquisizioni di  medici  ed epidemiologi  sembrano attestare che questa pandemia  lascerà ad un certo numero di malati guariti  dal virus possibili  complicazioni  a carico dei polmoni, e non solo, e ciò comporterà necessariamente un nuovo  modello di  sanità per assistere  questi eventuali  pazienti e per fronteggiare una  possibile  nuova emergenza. Ciò significa, realisticamente, provvedere ad aumentare il numero dei posti letto e  degli ambulatori  specialistici.

Esattamente nella  direzione di riaprire e riutilizzare i reparti disponibili dell’ ex-Ospedale  sembrava  volesse andare la richiesta  presentata  dal Sindaco di Anagni alle  sedi  competenti.
Ma  su questa, come  su altre  analoghe  richieste, è calato un pesante  silenzio, mentre  urge la  necessità di agire per richiedere alle  istituzioni, provinciali, regionali e nazionali gli interventi   per  ricostruire  e  potenziare  la rete  territoriale  assistenziale e di prevenzione in tempi rapidi, anche perché  Il Ministero della  Salute dovrebbe emanare un provvedimento  teso proprio a rafforzare  i Dipartimenti di  Prevenzione  distrettuale  delle Asl, oltre che gli Ospedali.

A maggior  ragione, ora con il D.L.  “ Rilancio”e il finanziamento di oltre  3mld  che  il Ministro della Salute  intende utilizzare per  pianificare il  riassetto del Sistema  Sanitario Nazionale, OCCORRE MUOVERSI CON DECISIONE E VERO IMPEGNO per restituire anche  all’ ex -Ospedale di Anagni un ruolo e una  funzione di autentico  servizio ai cittadini dell’ intera area  Nord della  Provincia.
               
               COMITATO “ SALVIAMO L’ OSPEDALE  DI ANAGNI
 Associazione Quartiere Cerere. Anagni Scuola Futura, Anagni Viva,  Comitato Ponte del Papa, Associazione Diritto alla Salute, LegAmbiente Circolo di Anagni, Comitato Residenti Colleferro, Re.Tu.Va.Sa.,


Per info telefonare al  n.:  3930723990.
mail: info@dirittoallasalute.com.
Per aggiornamenti: www.anagniviva.org
www.dirittoallasalute.com



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