Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 7 settembre 2010

Per la precisione.....

di Luciano Granieri.


Di fronte a quella che forse sarà la sede di Casa Pound  a Frosinone , ma nutriamo forti dubbi in merito, sono apparsi dei manifesti dei neo-fascisti con l'immagine di Rino Gaetano, idolatrato come se fosse una  loro icona culturale. Come blog antifascista, ma anche per dovere di informazione, abbiamo affisso accanto al manifesto un comunicato emesso dalla famiglia del Cantautore Calabrese nel quale questa DIFFIDA CASAPOUND da usare l'immagine di Rino che tutto era tranne che fascista.


IL TESTO DEL COMUNICATO:






La famiglia di Rino Gaetano non accetta le misere strumentalizzazioni della figura del cantautore da parte dei turbo-fascisti per miseri fini di tessera.

I familiari di Rino Gaetano non ci stanno.
Dopo più di un anno in cui la figura del cantautore è stata reinventata, distorta e distrutta dai neo-fascisti, la sua famiglia decide di chiarire il grave malinteso, come dichiara il nipote Danilo Scortichini:
«Perché Rino – spiega oggi sul “Manifesto” – guardava con simpatia al movimento del ’77, aveva finanziato Radio Onda Rossa ed era anche un lettore del Manifesto. È sbagliato utilizzare un artista quando questo non può difendersi perché morto. E non è giusto distorcere le sue canzoni, né strumentalizzarlo e, ancor meno, farlo passare per fascista. Queste persone non hanno umanità e nemmeno i titoli per utilizzare quelle sue immagini, incollandoci sopra dei simboli e organizzando dibattiti in suo ricordo in posti dove si predica il razzismo e l’intolleranza. Sono luoghi di xenofobia mentre Rino Gaetano era uno xenofilo: basti ricordare il canto alla straniera Aida. Comunque, di concerto con la famiglia stiamo valutando la possibilità di adire le vie legali per tutelare l’onore e la reputazione di mio zio».









Il comunicato affianco al manifesto di Rino Gaetano lo abbiamo affisso noi di Aut – Frosinone, in qualità di ente fondatore della Rete Antifascista Antirazzista del Basso Lazio. A dirla tutta il sottoscritto, Luciano Granieri,  co-redattore di Aut, è l’unico responsabile di questa affissione. Al di la del fatto ideologico, affiggere quel comunicato era doveroso  per ristabilire la verità dei fatti. E qual’è la verità dei fatti?  La verità dei fatti è che CasaPound, oltre ad essere fuori legge e fuori dal dettato costituzionale, non riesce neanche a trovare uno straccio di appiglio  o icona culturale. A parte l’establishment berlusconiano e alemanniano, di cui costituiscono il più bolso degli elementi propagandistici, nessuno  è disposto ad accreditare i “Fascisti del terzo millennio” né come movimento culturale, né come movimento sociale, né come movimento politico. Signori Macera, Incitti e compagni, anzi camerati, la vostra ignoranza e inconsistenza politica è conclamata. Vi scansano come appestati, nelle scuole (vedi tema di Incitti aborrito anche dai suoi camerati) e in tutte la comunità alternative al regime berlusconiano. Sono sicuro che anche Ezra Pound vi sputerebbe in faccia se fosse vivo.  A proposito di merda. Ci accusate di fare un uso smodato (ma Aut non si riconosce in questa affermazione) di questo termine quando si parla di voi. Però davanti ai vostri manifesti in Via Garibaldi tale scoria naturale abbonda, travalica, tracima. Tanto che per affiggere il comunicato abbiamo dovutio porre attenzione a non sporcarci le scarpe. Non sarà che una sorta di attrazione magnetica attira la merda ovunque voi siate?

Ore 13,40 l’affissione è stata rimossa. Non avevamo dubbi. Questo da l’idea del concetto di democrazia che pervade gli utili idioti di Berlusconi, Alemanno e Polverini.

2 commenti:

  1. Interessante il tag con cui è stato classificato questo post: "fascismi". Dà ad intendere che ve ne è più d'uno?

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  2. Certo che si. Esiste il fascismo di Stato, quello che sfregia la costituzione non rispettandone i principi antifascisti. Ad esempio, la Costituzione pone a contrasto della discriminazione, categoria fondante del fascismo, l’uguaglianza e l’universalità dei diritti dell’uomo. La pratica dei respingimenti delle espulsioni, la legge sull’immigrazionie ledono quel principio costituzionale e dunque sono atti di un governo fascista. L’esecutivo attuale è fascista perchè ha una concezione totalitaria (monistica) del potere, contrario al principio costituzionale antifascista per cui tutti i cittadini hanno il diritto di concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale (art.49). Potrei andare avanti ma il concetto è chiaro. Esiste poi il fascismo di strada, quello della bassa manovalanza, quello che prende qua e là qualche spezzoni populisti e di propaganda della storia del ventennio ne fa la base della propria esaltazione, spugne che si bevono ogni forma di revisionismo storico. E’ il fascismo becero violento e ignorante di quelli che vanno manganellando gli extracomunitari, i gay e i diversi in genere. Esiste il fascismo deviato fatto di apparati occulti e connivenze con i servizi segreti che tende a sovvertire le basi democratiche fondate sulla divisione dei poteri, quello che infiltra i cortei, che ha guidato le forze del disordine nella mattanza di Genova. Esiste il fascismo capitalista, oggi è in piena espansione. Persegue la cancellazione del lavoro che una volta si opponeva al capitale; anche questo usa l’individualismo egoista e sfrenato, categoria prima del fascismo . Prevede l’annientamento dei lavoratori come soggetto sociale. Non devono esistere sindacati, tutto, anche i diritti umani più inalienabili devono soccombre di fronte alle ragioni del profitto. Il guaio è che questi fascismi cercano sempre di unire le loro forze, si sostengono l’un l’altro, provano a creare sinergie. E quando questo riesce i valori democratici dello stato vengono pericolosamente minacciati. Ecco perchè riteniamo dovere civile battersi contro questi fascismi, a cominciare da quello più vicino a noi e più invasivo IL FASCISMO DI STRADA.

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