Lettera aperta sl Signor Sindaco del Comune di Frosinone Nicola Ottaviani, all'Assessore Adriano Piacentini, agli organi d'informazione.
Quando, sabato 28 luglio, nell'incontro con le organizzazioni sindacali a proposito dei destini dei lavoratori della Frosinone Multiservizi S.p.A., rilevavo come il testo approvato dalla Commissione del Senato della Repubblica (il cui valore è ben diverso dalla selva di emendamenti che, in chiave più o meno demagogica ogni singolo parlamentare o partito è legittimato a presentate) e relativo all'obbligo di dismissione delle società in house e di affidamento a privati dei servizi forniti da queste, lasciasse - questo testo approvato – concreti margini per continuare a gestire in house i servizi forniti falla Frosinone Multiservizi S.p.A., sono stato tacciato dalle SS.LL. di fare "filosofia".
Questo in quanto la medesima norma avrebbe comunque (l'assessore Piacentini ha affermato di aver ben presente la norma, avendola anch'egli esaminata) previsto la dismissione delle società a capitale pubblico in perdita.
E' sulla base di questa considerazione che con "sano realismo" l'amministrazione del comune capoluogo stava ponendo in campo – non un programma per garantire la prosecuzione delle attività quantomeno sino al 30 giugno 2013 (termine per la cessione a privati dei servizi), se non al 31 dicembre 2013 (termine per la chiusura delle società in house) – ma, né più, né meno, un programma di dismissione dei lavoratori, a partire dal loro inserimento in quota parte nei bandi comunali di significativa entità di prossima scadenza (servizi ambientali ... e poi?).
Non essendo uso discutere senza avere piena cognizione di causa della materia, sabato, ho soprasseduto dal discutere nel merito le Vostre affermazioni, peraltro espresse con tanta sicurezza, salvo verificare poi cosa avesse effettivamente approvato la Commissione del Senato e quale fosse il testo risultante dell'articolo 4 (Riduzione della spesa, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche) dell'A.S. 3396 (Spending review).
Devo dire, senza mia grande sorpresa (prima di parlare sono uso documentarmi) che nulla, nulla nella norma approvata è riconducibile a quanto da Voi affermato.
Ovvero l'articolo 4 della Spending review non innova in nulla la disciplina relativa alla gestione ed al destino delle società in perdita (ed è bene ricordare che le perdite della Frosinone Multiservizi S.p.A. sono tutte e solo riconducibili ai comportamenti ed alle insolvenze dei soci).
Nell'invitare le SS.LL. a chiarire dove e come la Spending review, al di là dell'articolo specifico sulle società in house (il 4) interverrebbe nella nostra vicenda, Vi avverto che in difetto sarò costretto a rilevare come non sia io a fare "filosofia" (cosa che per altro non reputo disdicevole), ma altri a fare demagogia coprendo con un fuoco di sbarramento di "panzane" la volontà di alleggerirsi di un costo notevole per il bilancio comunale, liberandosi in qualche maniera della carne e del sangue delle persone, in barba alle proprie stesse promesse elettorali.
Cordiali saluti.
Esecutivo Provinciale U.S.B. Lavoro Privato, Severo Lutrario
Frosinone, 30 luglio 2012
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