Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 12 febbraio 2013

W Sanremo. W il Papa

Luciano Granieri


 Evadere dall’evasione. E’ stato sempre un nostro  motto. In nome di questo assunto, ogni anno abbiamo scritto il nostro bravo post contro quel carrozzone nazional -popolare che è il festival di Sanremo. Dai Jalisse, a Vittorio Emanuele e Pupo, da Alessandro Canino  a Toto Cutugno, i campioni rappresentati del popolino  borghesuccio anzichenò  non sono mai  mancati. Quest’anno invece l’invito a vedere Sanremo parte proprio da noi. Non dipende dal fatto che al timone dalla contesa canora c’è Fabio Fazio con Luciana Littizzetto, né la natura dei partecipanti è un po’ meno nazional -popolare del solito. E’ che ci siamo stancati di sentire i “CANTANTI” in corsa per il Parlamento  ammorbarci, un giorno si e l’altro pure, con le loro fandonie, le loro pantomime ridicole e volgari. Insomma siamo stanchi di farci prendere per il culo da chi prima mette le tasse, poi promette di togliertele, da chi assicura condoni tombali,  miliardi di posti di lavoro e “CCHIU PILU PE’ TUTTI”. Ma ci pensate che bello!!! Una settimana intera in cui i protagonisti diventano i cantanti veri, la giuria della critica e la giuria popolare. I Porta a porta, I Ballarò, tutto passa in secondo  piano. Niente più spazio ai bofonchiamenti di Bersani stretto fra i banchieri  DEMOCRISTIANI di Monti e gli pseudo sinistri di Vendola ossessionato dall’incubo di riuscire ancora una volta a perdere elezioni  già  vinte . Basta  con i tentativi patetici di Monti di imitare Berlusconi nel farsi pisciare addosso da una cagnetta e nel promettere di togliere  quelle stesse tasse che proprio il suo governo e quello del suo predecessore guitto  hanno imposto. Basta con le urla di Grillo dalle piazze e con i proclami lacrime e legalità di Ingroia. Tutti a guardare Sanremo. Si dice in genere che le disgrazie non vengono mai sole, stavolta  sono  state le fortune a  coalizzarsi . Iinfatti all’evento del  festival di Sanremo, si è aggiunta  la decisione storica di Papa Benedetto XVI di dimettersi dal soglio pontificio.  Altro materiale buono per togliere pagine, video e web alle cialtronerie elettorali. Già si rincorrono ipotesi di complotti orditi alle spalle del “Pastore Tedesco”, si tira in ballo lo  Ior e sospetti intrallazzi con i santi manager del Monte dei Paschi di Siena, già si sprecano le ipotesi su chi sarà il nuovo Papa. A  proposito! Noi qualche nome ce l’abbiamo. Zdenek Zeman, ad esempio,  è libero, da poco esonerato dalla Roma, sarebbe un ottimo condottiero dell’esercito di Cristo, darebbe vita  al Concilio Vaticano  IV III III, condannerebbe i preti pedofili, si batterebbe contro gli scandali dello Ior, anzi farebbe proprio chiudere la banca Vaticana. Riempirebbe le chiese di fedeli è vero, ma mi sa che la Chiesa non è pronta a tanta innovazione. E allora una seconda proposta potrebbe essere un’interim  al “minestraro” Bortolo Mutti, lo specialista delle salvezze all’ultima giornata, fino a quando il Real non si deciderà a cacciare  Mourinho,  che libero da impegni con il club madri lista, potrà salire sulla panchina….pardon sul soglio pontificio e riportare il Vaticano a quei fasti che lo hanno contraddistinto fino ad oggi. Comunque fra Sanremo e le dimissioni del Papa forse per un settimana saremo meno succubi delle cazzate. GUARDIAMO TUTTI SANREMO.

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