Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 27 ottobre 2013

In quali mani stanno mettendo la nostra Costituzione?

Comitato per la Difesa della Costituzione – Frosinone 

Il Comitato per la Difesa della Costituzione, costituitosi nella Provincia di Frosinone su iniziativa di diverse forze politiche, associazioni e liberi cittadini fortemente preoccupati per il rinnovato e rafforzato attacco che da più parti si sta tentando per l’ennesima volta di portare contro le garanzie costituzionali della Repubblica italiana, esprime con vigore il proprio sentimento di allarme per le ultime vicende cui, relativamente al tema delle cosiddette riforme costituzionali, i cittadini italiani sono costretti ad assistere.
Nel rinnovare il richiamo alla serietà e sobrietà necessarie ad affrontare un tema così delicato e così dirimente da essere in grado di compromettere, se mal governato, le basi stesse della nostra convivenza sociale e la saldezza delle Istituzioni, il Comitato di Frosinone non può non rimarcare come gli atti e i comportamenti sia di componenti e a volte di settori parlamentari, sia delle più alte responsabilità dello Stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica e dagli esponenti del Governo e di diverse forze politiche siano quanto meno da considerare non rituali, e comunque molto vicini al travalicamento delle competenze assegnate dalla Costituzione stessa ai vari organismi istituzionali.
Insieme ad un continuo logorio delle forme e della sostanza cui sono chiamate ad attenersi le figure che la Carta indica proprio come garanti, e non come arbitri della propria integrità, si assiste poi ad un gioco davvero di bassa alchimia parlamentare nel sostenere per ragioni di evidente opportunismo tesi e soprattutto pratiche tendenti a ridurre la Costituzione ad una mera carta d’intenti, una circolare qualsiasi modificabile in ogni momento che una qualsiasi maggioranza, magari estorta con premi elettorali degni di un regime autocratico da caudillo.
Il Comitato indica in tali comportamenti, ossia nel voto parlamentare a favore dell’aggiramento dell’art. 138 e quindi delle garanzie poste a difesa della Costituzione da eventuali tentazioni autoritarie, una gravissima responsabilità, specialmente quando tali sostegni alle mire personalistiche e autoritarie di gruppi poco orientati alla democrazia parlamentare, vengono da parlamentari delle forze di centro-sinistra che in ogni occasione dichiarano la loro assoluta fede costituzionale.
Questi atti, già avvenuti nelle votazioni al Senato, e per quanto ci riguarda anche da Senatori del PD di questa Provincia, pongono serie contraddizioni all’interno dei partiti di cui sono espressione e che dirigono; e comunque ciò richiede che le suddette forze politiche chiariscano non solo le motivazioni di quanto avviene, ma – in modo chiaro – quale linea politica intendano perseguire per il futuro, nell’immediato ed in prospettiva.
I cittadini hanno diritto di sapere che cosa debbano attendersi da coloro che delegano a rappresentarli, e non valgono ad aggirare questa precisa responsabilità degli eletti né la scandalosa legge elettorale che elude allegramente il tema della rappresentanza attraverso le famigerate “nomine” delle liste bloccate, né un volutamente e strumentalmente malinteso concetto dell’autonomia del parlamentare. Non si tratta infatti di discutere concetti come il vincolo di mandato, ma di sapere, di grazia, cosa intendano fare dei nostri diritti coloro che mandiamo in Parlamento.

In attea di risposte, e possibilmente di incontri chiarificatori, il Comitato prosegue nella sua lotta a difesa delle conquiste costituzionali,  e fa appello a tutti i cittadini affinché partecipino alle iniziative, aderiscano al Comitato, promuovano attività di studio e di divulgazione nei loro territori, si rendano cioè protagonisti di questa nuova, ennesima, necessaria battaglia per la democrazia. 

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