Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 13 gennaio 2014

Vittime

Luciano Granieri

Vittime sono i tre ragazzi toscani fucilati  il 6 gennaio del 1944 a Frosinone.  Vittime sono i nazifascisti ingiustamente accusati dalla storia    di aver trucidato questi giovani, quando invece la lapide posta nel luogo dell’eccidio dal Comune di Frosinone il 2 novembre del’47,  rivela che a far fuoco furono plotoni di “Saccardi. Vittima è il commissario Calabresi, che era amico degli anarchici, di Pinelli,  tanto che quando l’anarchico ferroviere è stato suicidato per sindrome di malore attivo, Calabresi neanche era presente. Così racconta la fiction andata in onda su Rai uno. Dallo sceneggiato si apprende, che Vittime sono Pinelli e Valpreda, non colpevoli della strage di Piazza Fontana e membri di un’accolita di ingenui  bombaroli, di tossici e piccoli spacciatori, utopisti di quart’ordine. Vittime sono Sofri, Bompressi e Pietrostefani, accusati di aver ucciso Calabresi, impedendo così all’unica persona che era sulla strada della verità di scoprire i colpevoli della strage del 12 dicembre. Tutti sono vittime. Ma ciò che la lapide dei martiri Tocani di Frosinone e la fiction Calabresi non spiegano è chi sono i veri  colpevoli. Ci sono le vittime ma i carnefici?. Saccardi a parte. 

Nessun commento:

Posta un commento