Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 20 maggio 2014

Su il sipario sul nuovo teatro comunale Nestor

Luciano Granieri

Non è vero che siamo rosiconi, così come ci apostroferebbe Renzi. Lo ammettiamo, spesso, quasi sempre, diciamo pure SEMPRE,  abbiamo duramente criticato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. In primo luogo  per l’assurdo atteggiamento tenuto nei confronti dei lavoratori della Multiservizi di Frosinone, di fatto licenziati in tronco. 

Abbiamo anche  pesantemente censurato il piano lacrime e sangue con cui ha condannato i cittadini di Frosinone, per i prossimi 10 anni,  a tassazioni  calcolate secondo le aliquote massime   e all’integrale pagamento  di servizi scadenti.

 E’ stato più volte stigmatizzato il degrado dei servizi offerti al cittadino e l’ennesimo regalo ai grandi  padroni  muratori   della città   di aeree pronte ad essere cementificate.  E’ stato sottolineato come i lampioni delle strade si spengono uno ad uno e non vengono riparati per mancanza di fondi,  mentre si è scialato per un patriottico effetto d’acqua  che impreziosisce la riverniciata P.zza Vittorio Veneto. Un getto d’acqua che spesso   schizza senza controllo facendo il bidet agli incauti frequentatori della piazza (chiedere ai grillini riuniti in comizio, vittime di una bella doccia biancorossoverde) . 

Non abbiamo taciuto delle vicende di corruzione  che hanno coinvolto il vice sindaco incarcerato a Monza  per 5 mesi  (responsabilità da accertare, per carità) né della totale insipienza  mostrata dal primo cittadino  all’interno della consulta dei sindaci di Ato5 nel difendere i cittadini contro gli abusi  di Acea.  Abbiamo perfino ipotizzato che il sindaco Ottaviani portasse iella.

Ma su una cosa dobbiamo ricrederci e siamo ben contenti di ammetterlo. Come detto non siamo rosiconi e dunque il nostro giudizio sulle iniziative culturali organizzate nella nostra città va completamente rivisto.  Il programma  culturale del Comune  non è solo la macchina di San Silverio e Sant’Ormisda, non sono solo le feste nazional- popolari di fanti e santi,  ma è anche il festival  dei conservatori e , soprattutto, l’acquisto  per un tozzo di pane all’asta fallimentare , con un blitz da consumati cravattari,  del mitico teatro Nestor di Frosinone.  I soldi per l’acquisizione  nel bilancio previsionale non ci sono, comunque a parte questa quisquilia,  complimenti, bel colpo sindaco!!

 Non siamo  rosiconi, tant’è vero che,  unici nel  panorama dei blog locali, trasmettiamo la prima teatrale assoluta andata in scena per festeggiare l’affare. Uno spettacolo straordinario  che ha visto come eccellente attore protagonista il sindaco Ottaviani e tanti altri pregiatissimi  suoi amici. E allora ladies e gentlemen …. SU IL  SIPARIO.


Nessun commento:

Posta un commento