Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 11 aprile 2015

Ma noi l'avevamo detto.

Il Coordinamento provinciale della sanità
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Abbiamo letto   attentamente e valutato positivamente quanto riportato nel  COMUNICATO congiunto delle  sette sigle sindacali del 10.04.15 in merito allo sfascio sanitario della nostra provincia.
 L’evolversi degli avvenimenti, delle decisioni e delle posizioni assunte dalle forze politiche, istituzionali e sindacali,  da luglio dello scorso anno fino ad oggi,  impongono a tutti un’opportuna  riflessione profonda e scrupolosa.
Il Coordinamento è  stato lungimirante, sin dai primi confronti messi in atto dal luglio 2014,  nel prevedere le conseguenze disastrose e la deriva cui era condannata la sanità provinciale alla luce dell’atteggiamento iniziale della nuova dirigenza aziendale e delle linee guida del DCA 368/14.
In seguito all’azione insistente e caparbia del Coordinamento,  con un susseguirsi  di  iniziative ed eventi  che hanno visto la partecipazione di migliaia di cittadini , c’è stata una progressiva maturazione e una presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica prima, e degli altri soggetti sociali poi.  
Aperto il solco, perseguendo le giuste convinzioni senza mai tentennare, si è riusciti a coagulare un quadro di forze (sindaci, partiti e sindacati), sulle iniziali posizioni del  Coordinamento provinciale della sanità.
  Purtroppo, però,  in modo  tardivo e a giochi fatti. Il non aver raccolto, da subito, l’appello del Coordinamento ad agire uniti,  non ci ha permesso  di andare a un confronto proficuo, vero e onesto  con la Regione Lazio.  
Il Coordinamento ha espresso soddisfazione quando i partiti hanno firmato il comunicato, quando i sindaci hanno riveduto le posizioni, ed ora che i sindacati hanno criticato l’atto.  Tutti oggi riconoscono la realtà drammatica della sanità provinciale e le sofferenze quotidiane che provoca. E’ urgente proseguire  uniti per arrestare il declino. Fermarsi sarebbe delittuoso.
 Se il comunicato delle sette sigle sindacali è l’espressione della volontà di cambiamento  e non è un mero atto  formale, ci sono le condizioni per concretizzare una progettualità condivisa che possa portare a un totale riassetto di efficienza e qualità della gestione sanitaria in questa provincia.
Il Coordinamento continuerà a lavorare per costruire un largo e forte movimento unitario per realizzare  una sanità moderna  e per aprire, al nostro territorio,  una prospettiva di rilancio e di sviluppo  economico ed occupazionale.

Frosinone 11 aprile 2015 

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