Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 13 ottobre 2015

10 domande per capire qualcosa del bilancio di Frosinone e una richiesta ai cittadini

Ass. Oltre l'Occidente, Osservatorio Peppino Impastato, Comitato lotta per il Lavoro, Confederazione Cobas, Giovani Socialisti




Ai Consiglieri Comunali Frosinone

I movimenti, le associazioni e la cittadinanza tutta, riunita nella Rete Politica Frosinone,  sottopongono alla Vostra attenzione 10 domande in merito alla deliberazione GC 195 del 30 aprile 2015 con oggetto: “Riaccertamento straordinario  dei residui attivi e passivi ai sensi dell’art. 3 comma 7, del D. Lgs. 118/2011 e primo accantonamento al fondo Crediti di Dubbia esigibilità”.  Deliberazione necessaria al rispetto del nuovo sistema di contabilità comprendente i principi contabili OBBLIGATORI definiti dal  D. Lgs.  N. 126 del 10/08/2014. Principi che definiscono una competenza finanziaria potenziata  con riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi.


1)      L’importo di 2.822.122,58 indicato nella delibera 195 del 30 aprile 2015,  risultante  dai  residui dei lavori pubblici, può costituire un FONDO PLURIENNALE VINCOLATO  così come definito dal D.Lgs. 118/2011 e dal D.Lgs. 126/2014?
2)      In base al D.Lgs. 118/2011 e  al D.Lgs. 126/2014 si ottiene un FONDO PLURIENNALE VINCOLATO quando il riaccertamento dei residui attivi e passivi genera la reiscrizione  in più esercizi finanziari dei residui 2014 e precedenti. In  quegli esercizi cioè a cui corrisponde  l’effettivo periodo di  riscossione del credito o pagamento del debito che i residui determinano . Come mai  l’intera somma di 2.822.122,58  anziché essere riaccertata e divisa per gli esercizi  di competenza  è imputata interamente nel bilancio del 2015?
3)      Sono consapevoli il Sindaco, la giunta, il consiglio,  i dirigenti e i revisori che la somma di  2.822.122,58 collocata nel solo esercizio 2015 da luogo ad un’anticipazione di impieghi, in attesa dell’effettiva scadenza del titolo giuridico, tali da alterare gli equilibri finanziari del 2015 ed il piano di riequilibrio a cui l’Ente ha avuto accesso nel 2013, con  la conseguente  immediata interruzione   della suddetta procedura (ex art.243 bis D.Lgs 267/2000) per essere venuto meno il principio di veridicità del bilancio?
4)      Nella deliberazione GC 195 si legge che l’importo  di 2.822.122,58  deriva dalla differenza fra un ammontare di residui attivi pari a 70.963.674,59 e un ammontare di residui passivi pari a 68.071.625, 01 si tratta dunque di un attivo di bilancio. Nei  documenti 5/1 e 5/2 allegati alla delibera le voci si invertono, per cui i residui attivi ammontano a 68.071.625,01 e i passivi a 70.963.674,59, per cui la differenza di 2.822.122,58  è una voce  passiva. La somma di 2.822.122,58  derivante dall’accertamento dei residui dei lavori pubblici   costituisce  un attivo o un passivo?
5)      Nel documento A allegato alla delibere 195 del 30 aprile 2015 la giunta Ottaviani, nella valutazione delle entrate inerenti al periodo 2010-2014, ha definito un importo  complessivo di crediti di dubbia esigibilità pari a 27.720.720,09.  Come mai nell’allegato non vengono qualificate tali voci e illustrate le ragioni per cui i crediti presentano caratteristiche  di dubbia esigibilità?  
6)      Nel 2013 Ottaviani ha avuto accesso alla procedura di riequilibrio finanziario del bilancio ex art.243 bis D.Lgs. 267/2000. Per ottenere l’inserimento in questa particolare processo, il sindaco sostenne di aver provveduto alla determinazione dei residui attivi e passivi e alla determinazione degli importi che sarebbero stati riscossi. Come è possibile che dopo solo due anni dall’avvenuto accertamento si  sia determinato un fondo crediti di dubbia esigibilità cosi elevato? (27.720.720,09)
7)      La Corte dei Conti nella deliberazione n.4 del 17 febbraio 2015 evidenzia come  gli Enti che  hanno avuto accesso ad un  piano di riequilibrio finanziario avrebbero dovuto adottare sin dall’avvio del programma   le linee guida per il corretto riaccertamento  straordinario di costituzione del Fondo Pluriennale Vincolato e del Fondo Crediti di Dubbi esigibilità. A seguito del rispetto di questo principio la  Corte dei Conti determina che per questi Enti, in attuazione della delibera n.4/2015 è ammissibile esclusivamente un disavanzo minimo, meramente tecnico, derivante da situazioni residuali. Un disavanzo di 27.720.720,09  può definirsi residuale o meramente tecnico?
8)       La presenza di un fondo crediti di dubbia esigibilità pari a27.720.720,09, così come indicato nella delibera 195 del 30 aprile 2015,  a seguito di quanto prescritto dall’ ex art.243 bis D.Lgs. 267/2000 inerenti le procedure di riaccertamento dei residui per accedere al piano di riequilibrio finanziario, può porre seri dubbi sul fatto che le procedure di accesso al suddetto piano siano state rispettate?
9)      A seguito delle problematiche sollevate nelle precedenti domande è appropriato definire la delibera GC 195 del 30 aprile 2015  “nulla” per la mancanza dei requisiti di sostanza minimi previsti dalle norme che definiscono il quadro legislativo?
10)   A seguito di quanto espresso nella delibera GC 195 del 30 aprile 2015, in cui viene definito come  fondo pluriennale vincolato di  2.822.122,58  ciò che in realtà è una semplice voce di bilancio del 2015, per altro non qualificabile come voce passiva o attiva, a seguito del fatto che nella stessa delibera  viene composto un fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 27.720.720,09 importo ingiustificato per un’Ente che ha avuto accesso nel 2013 al piano di riequilibrio finanziario, è ipotizzabile l’interruzione immediata di tale piano e lo scioglimento del Consiglio Comunale  ai sensi dell’ex art.141 D.Lgs. 267 del 2000 Tuel nel combinato disposto  con l’art.3 comma 8 del D.Lsg. 118/2011 per  violazione del patto di stabilità,  nullità ed inesistenza della deliberazione di Consiglio Comunale 195/2015,  mancata deliberazione del riaccertamento  straordinario dei residui al 1° gennaio 2015, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014?


Le domande ovviamente sono da porre alla Giunta che amministra la città per decifrare in quali reali condizioni versano le casse dell’Amministrazione e i motivi per i quali la popolazione debba accollarsi debiti con i quali qualcuno, pochi, si è avvantaggiato e oggi fa pagare a tutti.

     Ai cittadini  chiediamo cosa pensereste se voi foste i soci di un'azienda privata con una  situazione di bilancio di questo tipo, con  ad esempio ben  27 milioni di crediti dubbi? Sareste tranquilli o cerchereste di capire come stanno agendo o hanno agito gli amministratori, facendo un pensiero alla loro sostituzione? 




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