Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 25 febbraio 2016

Black is beautiful

Luciano Granieri


Proseguono i pomeriggi di jazz e storia americana presso l’associazione culturale  Oltre l’Occidente.  A partire dalle ore 16,00 presso la sala di L.go Aonnio Paleario n.7,  venerdì 26 febbraio,  avrà luogo un’altra tappa del viaggio: Jazz, ritmi e pulsioni dell’era post-moderna.  Tratteremo degli anni ’50,  a New York e in tutta la costa orientale. Un periodo in cui il popolo afroamericano prende coscienza del grande patrimonio culturale che lo contraddistingue e ne va fiero. Non più  quindi creme per sbiancare la pelle e artifici per stirare i capelli, cercando  di  assomigliare ai bianchi . Nero è bello, dunque  che le capigliature rimangano crespe e vaporose. La dignità va ricercata nella valorizzazione delle proprie radici e non nel tentativo di diventare come i  bianchi  . All’acquisizione di questa  consapevolezza, ovviamente,  contribuirono i musicisti neri eredi dei boppers del Minton’s, i quali, cominciarono a connettere l’espressione musicale alla rivendicazione politica. Charles Mingus,  in questo periodo, fu  forse il primo jazzista  ad  usare  consapevolmente   la musica come atto politico. 

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