Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 30 settembre 2016

GIOIRE PER AVER DESTINATO 48,7 MILIONI DI EURO AD UN’AZIENDA FARMACEUTICA A FRONTE DI SOLE 60 ASSUNZIONI? IO MI VERGOGNEREI

Ufficio Stampa del Deputato Luca Frusone M5S


In data 2 agosto 2013 viene sottoscritto Tra Ministero e Regione Lazio, l’Accordo di Programma, strumento che doveva avere come finalità la salvaguardia e il consolidamento delle imprese del territorio ed il sostegno al reimpiego dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva della ex VDC Technologies, in riferimento al SLL (Sistema Locale del Lavoro) Frosinone. Dunque quello che doveva essere uno strumento per fronteggiare la crisi occupazionale e dare un valido aiuto alle piccole e medie imprese del territorio, ad oggi è stato invece vergognosamente utilizzato per rimpolpare le casse di due case farmaceutiche, la Sanofi Aventis e la ex ACS Dobfar attuale DPHR ad Anagni. Una denuncia che ho fatto diverse volte, anche con un’interrogazione al ministro, rimasta totalmente inascoltata.” – “Notizia di ieri che ad un anno dalla firma della Sanofi, ora anche la DPHR ha formalizzato l’accordo e a fronte di 48 milioni di euro verranno assunti una sessantina di operatori, attingendo, ove possibile, ma chissà aggiungerei io, nel bacino degli ex VDC. Un numero ridicolo a fronte del dramma occupazionale esistente. Facendo due calcoli è come se ogni posto di lavoro fosse costato 800 mila euro! ..una vergogna. La verità è che sono stati spesi milioni di soldi pubblici per aiutare due aziende farmaceutiche. Mi domando cosa ci sia da gioire davanti a questo fallimento, scaturito dal solito servilismo politico.” – “Io sono disgustato da quanto accaduto e ho il timore che potremmo trovarci nuovamente in una situazione in cui i politici locali possano nuovamente far danno. La questione del possibile riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa del SSL Frosinone, va monitorata con attenzione. Si tratterebbe anche in questo caso, di molti soldi che potrebbero arrivare dal Ministero. Mi auguro che questa volta, verranno destinati in modo produttivo ed efficiente, ma visti i pessimi risultati ottenuti con l’accordo di programma del 2013, e visto che gli attori principali sono sempre gli stessi, bisogna stare in guardia e molto attenti.”

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