«Il parlamento faccia il suo dovere e consenta alle
italiane e agli italiani di eleggere tutti i loro rappresentanti su base proporzionale»
Dalla
sentenza della Corte esce la conferma che avevamo ragione, l'Italicum era
incostituzionale e conferma la validità della
lotta degli ultimi anni per la democrazia. L’Italicum era una legge che
presentava dei pericoli, per l’attribuzione di un premio di maggioranza senza
soglia minima mediante l'escamotage del ballottaggio a livello nazionale. Il
Governo ha ignorato gli appelli dei più eminenti costituzionalisti e
specialisti del diritto. Per fortuna siamo arrivati alla Corte costituzionale
prima di eleggere un altro Parlamento con una legge elettorale illegittima.
Perfino la Renzi-Boschi prevedeva il giudizio della Corte prima dell'entrata in
vigore di questa legge.
Un
ringraziamento a tutti i gruppi locali e a tutti gli avvocati, che in tutte le
regioni italiane hanno proposto ricorsi, con grande dispendio di energie, per
farli arrivare alla Corte Costituzionale. Ora c'è da sperare di non essere
costretti a ripescare l'iniziativa referendaria sui punti che la sentenza della
Corte non ha risolto, per questo occorre che la prossima legge elettorale sia
coerente con i principi della democrazia costituzionale.
Questo
parlamento, che aveva manomesso la Costituzione e approvato un simil porcellum,
ora dovrebbe con uno scatto di orgoglio approvare una legge elettorale che
faccia pulizia degli aspetti che la Corte non ha risolto: essenzialmente premio
di maggioranza al 40 % che si aggiunge alla soglia di sbarramento e una quantità veramente eccessiva di nominati dall'alto e non
selezionati dagli elettori come i capilista, a cui si deve aggiungere la
possibilità di un altro centinaio di deputati eletti con il premio
di maggioranza se dovesse scattare.
Il
prossimo dibattito sulla legge elettorale deve partire dalla sentenza di oggi,
ma proseguire verso un sistema elettorale democratico di natura proporzionale;
oggi resta un eccessivo premio di maggioranza in nome della governabilità che sopravanza la rappresentanza.
Il
Parlamento deve essere lo specchio del Paese, più aperto a tutti gli apporti,
se vogliamo riattivare la partecipazione democratica. Occorre restituire agli
elettori il diritto di scegliersi i propri rappresentanti, cosa che non è
assicurato dalla disciplina che risulta dalla parziale demolizione
dell'Italicum operata dalla Consulta. In ogni caso si pone ora con urgenza la
necessità che il Parlamento intervenga per rendere omogeneo il
sistema elettorale nelle due Camere.
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