Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 15 marzo 2017

Il Coordinamento dei Sindaci della Valle del Sacco sostiene la proposta di un Ambito di bacino idrografico Sacco in attuazione della Legge Regionale. Per un radicale riassetto gestionale dell’acqua.

COMITATO PROVINCIALE ACQUA PUBBLICA FROSINONE


Il Comitato Provinciale Acqua Pubblica Frosinone è intervenuto durante la riunione del Coordinamento dei Sindaci della Valle del Sacco del 13 marzo 2017 per chiedere il sostegno di tutti i Sindaci rispetto alla proposta di un Ambito di Bacino Idrografico (ABI), in sostituzione dell’attuale ATO5, centrato proprio sul territorio attraversato dal fiume Sacco e dai suoi affluenti, in attuazione della Legge regionale del Lazio n. 5 del 4 aprile 2014, intitolata “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”.
La L. R. n. 5/2014 è una legge di iniziativa popolare, promossa da tantissimi cittadini e numerosi amministratori locali, approvata dal Consiglio regionale all’unanimità ma, purtroppo, ancora non resa attuativa dalla stessa Amministrazione regionale. Questa legge, partendo dall’esigenza di modificare radicalmente l’assetto gestionale dell’acqua, in particolare i servizi idrici integrati forniti negli attuali ATO, ha adottato un modello di governo della risorsa (e quindi del territorio) basato sui bacini idrografici selezionati in modo da includere un numero di comuni meno elevato che negli ATO, proprio con il fine di favorire il controllo da parte degli enti locali e la partecipazione delle comunità.
Una proposta ufficiale di norma attuativa di definizione degli ABI c’è già, elaborata dal Coordinamento regionale acqua pubblica sulla base di un’attenta analisi delle caratteristiche territoriali, geologiche, idrografiche, infrastrutturali e amministrative della regione, contenuta nella Proposta di legge regionale n. 238 del 2015, mai discussa finora in Consiglio regionale. In questa proposta sono definiti i nuovi ABI regionali di cui 3 in provincia di Frosinone (uno relativo proprio al bacino del fiume Sacco).
Recentemente, la Giunta regionale ha chiesto una consulenza in materia giuridico-amministrativa al Prof. Alberto Lucarelli per la definizione di una propria proposta di legge attuativa, che dovrebbe essere redatta entro il mese di giugno. E’ allora importante e urgente che gli amministratori locali della Valle del Sacco prendano in esame e sostengano la proposta dell’ABI Sacco.
Questo appello del Comitato provinciale acqua pubblica è stato colto favorevolmente, in realtà già prima della riunione dei sindaci, dal Sindaco di Paliano, Domenico Alfieri, che ci ha permesso di esporlo a tutta l’assise. Decisamente a favore si è espresso anche il Sindaco di Ceprano, Marco Galli, che ha invitato il Coordinamento dei Sindaci a formalizzare un documento ufficiale indirizzato alla Regione per sollecitarla ad attuare la L.R. n. 5/2014 e individuare l’ABI Sacco. Numerosi altri sindaci hanno, a seguire, sostenuto tale proposta.
Soltanto operando a livello di bacino idrografico potranno essere analizzate in dettaglio le caratteristiche qualitative e quantitative delle acque e regolamentati gli usi ai fini del miglioramento della qualità e della equa e sostenibile ripartizione della quantità, come si evince anche dal Piano di Tutela delle Acque Regionale, di cui è stato recentemente adottato l’aggiornamento (DGR n. 819 del 28/12/2016).
Lo stesso ambito territoriale così definito potrebbe essere un utile ed efficace riferimento per affrontate e risolvere le numerose altre criticità ambientali che interessano la Valle del Sacco, tra cui la gestione dei rifiuti, il miglioramento della qualità dell’aria, la bonifica delle aree comprese nel SIN Sacco e l’attivazione del percorso del Contratto di Fiume Sacco, tutti argomenti discussi nella riunione dei Sindaci e che, oltre ad interessare lo stesso territorio, sono profondamente legati l’uno all’altro e non possono che essere sviluppati con una visione politica e amministrativa unitaria.

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