Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 30 marzo 2017

La tenda IL RITORNO

Comitato di Lotta per il lavoro



Sabato pomeriggio in piazza VI dicembre (e dove altrimenti?) in Frosinone vi sarà un nuovo presidio dei lavoratori de la Tenda volto alla presentazione delle iniziative “10 incontri per uscire dalla crisi” che avranno luogo su tutto il territorio frusinate fino a giugno. Il tour sarà svolto con la “nuova Tenda” che sabato verrà inaugurata, acquistata dopo che la vecchia è 'schiattata' dopo 1000 giorni di presidio davanti al comune.
 Le iniziative avranno un senso non più di sola rivendicazione sindacale ma di iniziativa politica, non rinviabile, per mandare a casa la giunta attuale, che per gravità di azione non si può paragonare a quelle precedenti: le incredibili scelte di bilancio dove i cittadini sono impegnati a ripagare i debiti della politica fino al 2045, pagando tasse al massimo e subendo i feroci tagli di accesso ai servizi, che contrasta con i tanti sbicchieramenti e le cattedrali nel deserto; il ripristino di legalità che ha visto la città sprofondare ancor più in una grave corruzione a cominciare dalla gestione dei rifiuti; nella rapida ascesa di una imprenditoria d’assalto che viene lasciata prosperare nelle pieghe amministrative, senza contare le varie retate assurte a livello nazionale legate a di un certo tipo di criminalità organizzata.   
I partecipanti alle vicende de ‘La Tenda’ sono stati coloro che in questi anni hanno svolto continuativamente e puntualmente opposizione al governo della città e hanno svolto spesso anche informazione sullo stato delle cose e sui rischi per la cittadinanza di alcune decisioni amministrative. Le vicende legate alla democrazia, alla legalità, al bilancio, ai rifiuti, all'occupazione per parlare solo delle più eclatanti sono state sostenute se non promosse dalla operosità dei lavoratori della tenda. La tenda stessa è stata teatro di interventi di tanti sottolineando la necessità di una dura e continuativa lotta in città.
Si è concretizzata la convinzione che partecipare alla campagna elettorale come elettori attivi è sintomo di interesse per la cosa pubblica; è restituire importanza ad assisi che decidono sull’avvenire; è difesa degli spazi democratici ancora in essere; è difendere gli interessi di ‘classe’ che altri non difenderebbero; è misurarsi senza paura con il voto dei cittadini. Le elezioni ovviamente non sono l’unico o il decisivo mezzo se tutto non fosse accompagnato da una quotidiana difesa della libertà e dell’uguaglianza e dei diritti. Quelli della tenda hanno ‘votato’ tutti i giorni in questi anni: ora nel momento formale e decisivo per la scelta dei rappresentanti cercano di essere conseguenti.
“La tenda” è stata promotrice e ha partecipato a tante iniziative volte alla costruzione di un polo civico alternativo che avesse come orizzonte un raggruppamento con  i protagonisti che avevano svolto battaglie di opposizione sociale. Ciò non ha trovato concretizzazione soprattutto per particolari ‘esigenze’ di identità che ha impedito una costruzione di un soggetto realmente alternativo. Scelte comprensibili ma non temporalmente condivisibili, su cui si rischia per l’ennesima volta una amara mancanza in consiglio comunale di attori impegnati nella difesa dei beni comuni. In ogni caso gli auguri sono d’obbligo a chi lotta anche da posizioni diverse per un reale cambiamento. Coloro rappresentano rare e preziose risorse per la città, decisive domani quando ad elezioni avvenute rimarranno sul tappeto i problemi irrisolti da sempre. Per qusto La tenda offre lo spazio durante gli incontri cittadini a tutte le forze sane per confrontarsi.
 I lavoratori della tenda, costituiti in lista, hanno avviato un confronto politico con Fabrizio Cristofari, cui non si nascondono riserve per sostenerlo, che saranno diradate dopo la formalizzazione di accordi sulla paritaria dignità con le altre liste e una sostanziale costruzione condivisa dei punti programmatici decisivi dalla legalità e dalla democrazia, passando per la reinternalizzazione dei servizi (a cominciare dall’acqua) e il loro libero e fruibile accesso; per una urbanistica partecipata che si indirizzi verso il consumo di suolo zero; per una ridefinizione del welfare cittadino improntato alla ‘presa in carico’ della famiglia in difficoltà, nell’auspicio di ‘nessun nucleo familiare senza più reddito’.
 Sabato, taglio del nastro alle ore 18.

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