Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 29 marzo 2017

“Our Health Is Not For Sale” – “La nostra Salute non è in vendita”

Comitato per il No nel referendum costituzionale e il Comitato contro l'Italicum 

Adesione alla giornata europea di mobilitazione per la difesa della sanità pubblica “Our Health Is Not For Sale” – “La nostra Salute non è in vendita”, 7 aprile 2017.

Difendere ed estendere il Sistema sanitario pubblico in Italia è un punto essenziale per la realizzazione del diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana che impegna tutti gli organi dello Stato a tutelare la salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, garantendo cure gratuite agli indigenti.
Il sistema sanitario pubblico italiano (SSN) costruito sulla base della riforma del 1978, riconosciuto universalmente come uno dei migliori nel mondo, purtroppo da troppi anni è sottoposto ad un costante e progressivo indebolimento sia per i tagli finanziari a cui è sottoposto, sia per l'evidente spinta alla privatizzazione dei servizi. La riforma del 1978 aveva l'obiettivo di sopperire all'insufficienza del precedente sistema mutualistico, che cristallizzava le disuguaglianze nel diritto alla salute, introducendo l'attuazione di principi costituzionali e in particolare il diritto alla cura e alla salute delle persone.
L'indebolimento del Servizio sanitario nazionale viene motivato con ragioni di costo, ma in realtà l'Italia spende per la sanità meno dei paesi che hanno privatizzato la salute, tanto è vero che la spesa italiana è sotto la media Ocse ed europea. Il vero obiettivo di queste manovre è dare una spallata al sistema pubblico per aprire alla privatizzazione della sanità e agli enormi guadagni che questo consentirebbe sulla salute dei cittadini.
Occorre arrestare i tagli al sistema pubblico ed anzi occorre invertire la tendenza per garantire un livello accettabile e moderno di tutela della salute a tutte e a tutti, che dovrebbe essere uno dei parametri essenziali di attuazione dei principi fondamentali della Costituzione. Tagliare i finanziamenti al sistema sanitario pubblico vuol dire renderlo meno efficiente e spingere l’utenza a rivolgersi alle strutture sanitarie private, che invece dovrebbero essere parte del sistema di programmazione pubblica rispettandone rigorosamente principi ed obiettivi.
Contrasteremo in ogni modo il tentativo di trasformare il sistema sanitario pubblico, fondato sul diritto alla salute, in un sistema basato sulle assicurazioni private e sulla privatizzazione delle cure e della medicina.
Nel 2016 11 milioni di italiani hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie a causa di difficoltà economiche, ben 2 milioni in più rispetto al 2012. Nello stesso tempo i cittadini vengono spinti a rivolgersi al privato per prestazioni sanitarie che il sistema pubblico non viene messo in condizione di erogare.

Per questo il Comitato per il No nel referendum costituzionale e il Comitato contro l'Italicum aderiscono alla seconda giornata europea di azione contro la commercializzazione della salute “Our Health Is Not For Sale” – “La nostra Salute non è in vendita” che si svolgerà il 7 aprile prossimo e invitano tutti i Comitati territoriali ad aderire e a partecipare alle manifestazioni che si svolgeranno nella giornata.

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