Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 21 maggio 2017

32° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME DEI PRIGIONIERI PALESTINESI In tutto il mondo cresce la solidarietà.

Coordinamento a sostegno dei prigionieri palestinesi.





La solidarietà con i prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame va crescendo in tutto il mondo. Ieri funzionari delle Nazioni Unite tra cui il relatore speciale Michael Lynk, hanno espresso preoccupazione per i prigionieri palestinesi e ci sono statati presidi in Spagna, Francia, Belfast, Glasgow, Hellemmes, Evry,Chicago, Milano, Buenos Aires, Granada, Sevilla, Manila e Malaga. Per oggi sono programmate iniziative a Saint-Denis, Brussels, Milano, Cadice,an Roque, Aravena, Mans, New York, Berlino, Cagliari, Copenaghen..

Contemporaneamente il tasso di repressione del Sistema Carcerario Israeliano nei confronti dei prigionieri in sciopero aumenta. Ieri sono entrati in funzione ancora una volta i famigerati "bosta" (“Tomba Mobile”) blindati, all’interno dei quale ci sono piccole celle chiuse da tutti i lati, senza finestre e con piccoli fori per la respirazione, le cui pareti sono di ferro come i sedili di cui sono dotate; celle che diventano roventi d’estate e gelide di inverno. I “bosta” Sono stati impiegati per il trasferimento di alcuni prigionieri in sciopero nelle prigioni di Beersheva, Mattia e Ramla, anche "ospedali da campo", perché attrezzate per l’alimentazione forzata.
In tutti i Territori Palestinesi Occupati continuano le manifestazioni della popolazione in solidarietà con i prigionieri . Nel corso di una di queste ieri delle “forze di sicurezza” israeliane  hanno attaccato le manifestazioni, in una du queste un colono israeliano ha assassinato un palestinese di 23 anni Moataz Tayeh. Le “forze di sicurezza israeliane”, hanno protetto il colono attaccando i manifestanti. E’ rimasto ferito il giornalista palestinese Majdi Esht ayyeh.
Altre 48 persone sono state arrestate.

La salute dei prigionieri deperisce. Almeno due detenuti Mohammed al-Qeeq. e Ahmad Sa’adat richiederebbero il ricovero in ospedale.

In questo scenario è atteso l’Arrivo del presidente statunitense Trump

Intanto continua anche il complice silenzio del Governo Italiano.

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