Basta! Siamo stanchi delle solite campagne elettorali, dove in cene di sottoscrizione bisogna
finanziare le liste in supporto dei
candidati a sindaco. Quest'anno, non solo ho deciso di non candidarmi, ma non so neanche se andrò a
votare. Alloraa disceeee…. Ma che fai? La campagna elettorale non la segui?
Eccome no! La seguo evento, per evento. L'unica mia cura sarà selezionare i
comizi dove se magna aggratis. E vi assicuro non saranno pochi. Non me ne frega
niente delle bollette pagate, nemmeno dei buoni di benzina, io vojo magnà, e a
sbafo.
Nel caso qualcuno
condividesse il mio elevato pensiero
politico, provo stilare una guida
Michelin, un percorso elettorale slow food. Ciò
per assolvere al sacrosanto dovere di servizio pubblico che un organo
d'informazione, seppur di quartiere come Aut, deve ottemperare.
L'esordio del candidato a sindaco Stefano Pizzutelli
non è stato male. In occasione
dell'ospitata di Pippo Civati, il buffet offerto è stato ottimo e abbondante.
In verità anche il cibo per la mente, oltre a quello per lo stomaco è risultato
convincente. Complimenti a Pizzutelli
che è riuscito a coniugare
qualità di proposte e prelibatezze gastronomiche. Aspettiamo una conferma, nel
prossimo incontro di giovedì 25 maggio dove è prevista un'invitante
degustazione di birre artigianali.
Passando a Christian Bellincampi, candidato
del Movimento 5 Stelle, l'evento a cui ho partecipato, sui fondi europei, pur
estremamente interessante, non è stato
generoso in termini di derrate alimentari. Per motivi che alla popolazione non interessano,
ho dovuto lasciare l'assise prima che questa si concludesse, quindi ignoro se alla fine del dibattito sia stato
offerta una qualche libagione. Confido comunque sul mio amico Lorenzo, mastro
birraio, grande autorità in campo di
agricoltura biologica e sostenibilità alimentare , il quale è attivo nella
campagna a favore dei pentastellati frusinati.
Sulle potenzialità della candidata Giuseppina Bonaviri
ripongo buone speranze. Mi è capitato,
qualche tempo fa, prima della campagna elettorale, di partecipare alla presentazione di un libro sulla parità di
genere, da lei organizzata. Il buffet seguito al dibattito è risultato di
buona qualità. Attendiamo ulteriori conferme.
E veniamo ai big.
Sul candidato del Pd,
Fabrizio Cristofari, nutriamo più di un dubbio. E' cardiologo e deontologia
professionale vorrebbe che le cene elettorali siano a basso contenuto di
colesterolo. Un suggerimento: Dotto' non si risparmi nel somministrare
sasicchie, porchetta, coratella, e quanto altro. L'importante è che dopo la
luculliana libagione sia offerta una fornitura di quegli yogurt depurativi,
che spurgano lo stomaco ma anche la mente dalle scorie e dalle cazzate che
sicuramente saranno circolate a profusione durante il comizio.
Infine ecco al
voi il principe delle laute prebende gastronomiche, lo chef pluristellato della
campagne elettorali: Nicola Ottaviani. Lui non lo ammetterà mai, ma nel suo
staff, oltre a spin doctors di notevole spessore ci sono super cuochi e sommelier
sopraffini. Il calendario dei comizi sarà accompagnato da un menù accurato,
comprendente anche programmi alimentari personalizzati per celiaci, e vegani, oltre ad una sontuosa carta dei vini.
Insomma questa campagna elettorale, infima
nei contenuti, promette benissimo in termini di abboffate timalcioniane. Orsù,
concittadini, partecipiamo ai comizi, è il dovere elettorale che lo impone, ma
soprattutto la sostanza della panza che lo richiede.
Chiedo venia, ho dimenticato
il candidato di Casa Pound Fernando Incitti. Li c'è poco da spiluccare. Le idee
sono monnezza e anche le libagioni a base di zoccole di cloaca non sono da meno,cioè
nauseabonde.
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