Prendiamo atto – a mezzo stampa! – con soddisfazione che l’Assessore Colasanti, e speriamo l’Amministrazione tutta, si sono accorti che a Frosinone ci sono idee nuove e progetti nuovi che vogliono concorrere alla riqualificazione del Centro Storico.
In Città ci sono persone, cittadini, associazioni, partiti politici, una ricca trama di relazioni sociali che “abitano” per davvero la Città , che ascoltano e pensano, che parlano e agiscono, organizzano e realizzano.
Noi di SEL, insieme con tante e tante associazioni e soggettività umane e culturali, abbiamo realizzato due “fatti” importanti: la “Giornata per il Centro Storico” (il 3 ottobre scorso) e la giornata per “L’Altra Cultura” (solo domenica scorsa).
Abbiamo provato la “contaminazione” tra “diversi” per promuovere una proposta condivisa; abbiamo discusso insieme con tanti della possibilità di un’idea “forte” per la Città ; abbiamo ascoltato bisogni e desideri di tanti e abbiamo “messo le mani” – fisicamente e metaforicamente – su uno stabile di proprietà comunale lungo via del Carbonaro.
Per dire alla Città tutta – anche a chi per lunghissimo tempo è rimasto “sordo”! – che la rinascita del Centro Storico passa soprattutto attraverso il rilancio di una pratica democratico-partecipativa, che si dà un progetto e si dota di strumenti, che agisce per la “comunità” e non al servizio di sparsi e frammentati segmenti del dilaniato tessuto economico-produttivo.
Abbiamo ottenuto un risultato: l’Amministrazione Comunale ci offre un “tavolo” di confronto pubblico, per progettare insieme (questo vogliamo!) un “CENTRO di AGGREGAZIONE” socio-culturale nel territorio del quartiere “Centro Storico”, che dovrà avere come obiettivo quello di promuovere la partecipazione della cittadinanza per la “riqualificazione”.
E la riqualificazione di un territorio – sia ben chiaro! – è data dall’affermazione e dalla condivisione di un patrimonio culturale, di un’identità “culturale”, che si ricostruisce riconnettendo bisogni e necessità, aspirazioni e desideri, tralasciando almeno per un po’ l’affannosa rincorsa al portafoglio dell’escursionista della spesa.
La “riqualificazione” di un territorio passa certamente anche attraverso la ridefinizione del tessuto economico-produttivo, ma è conseguenza – soprattutto – della rinnovata “qualità della vita” della cittadinanza tutta.
La “riqualificazione “ del territorio, in particolare del centro urbano, passa dando risposte alle domande che pongono gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, che hanno bisogno di uno “spazio” per riempirlo di contenuti culturali, che hanno bisogno di luoghi per “abitare” la Città senza subire i ricatti della compravendita dei posti letto: aspetto quest’ultimo sul quale l’Assessore Martini si è impegnata – in Largo
S. Ormisda, il 12 dicembre – a fornire chiarimenti in tempi stretti.
S. Ormisda, il 12 dicembre – a fornire chiarimenti in tempi stretti.
La “riqualificazione” passa soprattutto investendo in “progettazione socio-culturale”, spesso – quasi sempre! – disattesa per dare soddisfazione ad altro tipo di investimento, magari quello capace di stringere alleanze “vincenti” e “clientele” servizievoli.
Siamo disponibili – insieme con tutti coloro che hanno “vissuto” il Centro Storico in modo “altro” – a partecipare al tavolo al quale ci invita l’Assessore, con la speranza che l’invito non tardi, perché abbiamo il timore che le “luminarie” e le “vetrine” delle incombenti festività possano accecare di nuovo la possibile “lungimiranza” dell’Amministrazione.
A presto!
Sentitamente.
Frosinone 15 dicembre 2010
Circolo Cittadino
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