Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale
Piazza Gramsci
03100 Frosinone (FR)
All’ A.A.T.O. n. 5
c/o Uffici dell’Amm.ne Provinciale
Via Firenze
03100 Frosinone (FR)
Al Garante
il Servizio Idrico Integrato
c/o la Regione Lazio
00154 ROMA
Al CO.N.VI.RI.
Comitato Nazionale di Vigilanza sull'Uso delle Risorse Idriche
via Cristoforo Colombo n. 44
00147 ROMA
Al Signor Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di
FROSINONE
agli organi di stampa
Il Coordinamento Acqua Pubblica della provincia di Frosinone denuncia l’ennesima prevaricazione e l’arrogante disprezzo per la legalità e i diritti dei cittadini di cui è protagonista il gestore del Servizio Idrico Integrato.
Di fronte ai balbettii ed ai tentennamenti di chi – l’Assemblea dei Sindaci – dovrebbe tutelare cittadini e territorio trascinando dinanzi al giudice questa azienda perché risponda delle inadempienze e dei comportamenti che da così tanti anni producono danni gravissimi ai cittadini e al territorio, stiamo assistendo in queste settimane e in questi ultimi giorni ad un crescendo di azioni e comportamenti inqualificabili.
Migliaia e migliaia di cittadini hanno trasmesso specifici, articolati e documentati reclami contro fatturazioni incongrue, palesemente errate, contenenti tariffe illegali ed illegittime, peraltro revocate da un anno dall’Autorità d’Ambito. Contenenti la contestazione della mancata erogazione, nei termini contrattuali, del servizio di cui si pretenderebbe il corrispettivo intero.
Questi cittadini avevano ed hanno il diritto di ricevere nei termini di legge e di contratto adeguato ed esauriente riscontro al loro reclamo.
Di contro, nonostante lo stesso CO.N.VI.RI. abbia in più di un’occasione riscontrato la rilevanza del contenzioso proposto, ACEA ATO 5 S.p.A. ha scelto – evidentemente perché impossibilitata a confrontarsi nel merito delle contestazioni – di fare mostra di ignorare il diritto del cittadino a far valere i propri diritti, qualificando ingiuriosamente nelle fatturazioni successive, nelle lettere di sollecito, agli sportelli, nelle telefonate minacciose ed ora, mandando “figuri” a minacciare la riduzione del flusso idrico, quegli stessi cittadini come “morosi”; arrivando a calcolare sulle fatture reclamate interessi di mora.
A tutte le autorità in indirizzo chiediamo quanto ancora dovranno sopportare i cittadini prima che ognuna di loro, per quanto di rispettiva competenza, si decida ad intervenire per far cessare il sopruso, la prepotenza, l’arroganza?
Quanto ancora dovranno sopportare prima che venga ripristinato quel minimo di legalità facendoci uscire da questo “far west”
Come Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone siamo e restiamo dalla parte dei cittadini e della legalità. Ci aspettiamo che lo siano fattivamente anche le pubbliche autorità.
Frosinone lì 17/12/2010
COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA PROVINCIA DI FROSINONE
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