Ancora una volta, da parte di esponenti del Governo, si è oltrepassato ogni limite, con rinnovati attacchi alla Magistratura, con l'incredibile aggressione verbale nei confronti di una Magistrata della Procura della Repubblica di Milano, con la proposta di ridimensionamento dei poteri del Presidente della Repubblica, con correlativo aumento di poteri in favore del Governo, con riferimenti irrispettosi nei confronti della Corte Costituzionale e relative proposte di modifica, insomma con rinnovate ed esasperate manifestazioni di spregio nei confronti delle istituzioni di garanzia. Il tutto accompagnato dalla dimostrazione di una inequivocabile vocazione autoritaria e dall'incredibile proposta di una commissione parlamentare d'inchiesta sull'operato di alcuni settori della magistratura. Ritengo che queste dichiarazioni e proposte, assieme ai continui attacchi alla Costituzione, siano insopportabili per tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia e ritengono che una corretta convivenza civile non possa che fondarsi sul confronto e sul rispetto delle regole, delle istituzioni e delle persone, nonchè su principi intangibili come quello della divisione dei poteri.
Valuteremo nel prossimo Comitato Nazionale dell'ANPI le iniziative che sarà opportuno adottare affinchè questo Paese smarrito (nel quale, oltretutto, si plaude ad un imprenditore condannato per la morte atroce di otto lavoratori e si considera la sicurezza del lavoro come un lusso che il Paese non può permettersi) possa tornare ad essere quella democrazia fondata sul lavoro, sull'uguaglianza, sulla dignità che fu sognata dai combattenti per la libertà e realizzata da una Costituzione che, per i principi ed i valori che rappresenta, deve essere cara al cuore ed alla ragione di tutti gli italiani.
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