Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 22 febbraio 2012

Brava Marcegaglia

Giovanni Morsillo


Emma Marcegaglia ha redarguito il sindacato (qualche malelingua dice che ce l'ha con la sola CGIL, ma non ci sembra possibile) esortandolo a non difendere i fannulloni, gli assenteisti, i ladri  e quelli che non fanno bene il proprio mestiere. Ha ragione da vendere, non una ma cento volte. Il sindacato, infatti, deve tutelare i lavoratori, non i padroni! 
Non sappiamo quali fonti abbia la presidente di Confindustria per dedurre questa mutazione genetica del sindacato italiano, soprattutto se effettivamente si riferisce alla CGIL, ma se così fosse davvero dovremmo stare all'erta: sarebbe davvero inquietante che le organizzazioni dei lavoratori si mettessero a difendere i nullafacenti che scorrazzano per i mari caldi su yacht da mille e una notte senza trovare di conseguenza il tempo di farsi vedere in azienda. Peraltro, quando ci vanno non è che compiano miracoli di efficienza, visto come hanno ridotto il sistema industriale e produttivo in genere del paese. Se poi si parla di ladri, suggeriremmo di specificare anche la categoria degli evasori, che per definizione rimane sempre nell'incognito. Ma siccome la Marcegaglia non è una sprovveduta, e sa benissimo che la crisi fallimentare davanti alla quale si stracciano le vesti (soprattutto le nostre) non è certo da imputare ai lavoratori, se arriva a puntare il dito su fannulloni e inefficienti la cosa si fa preoccupante. 
Se qualcuno avesse dei dubbi in merito, rifletta su un piccolo ma significativo dettaglio: gli assenteisti ed i ladri non sono affatto tutelati dall'art. 18, né dallo Statuto dei lavoratori o dai contratti che ad esso fanno riferimento. La dirigente degli industriali dovrebbe poi sapere che gran parte dei lavoratori italiani non godono più di tutta una serie di tutele in forza dei contratti di flessibilità (atipici, si diceva tempo fa, finché atipico non è diventato il tempo indeterminato) introdotti dai passati governi capitalisti comunque etichettati. E' quindi evidente a tutti coloro che vogliono vederlo, che il problema è politico, ossia è costituito dalla volontà di annientamento completo delle conquiste del lavoro anche sul piano teorico e perfino simbolico.
Sarebbe invece interessante sapere cosa ne pensi la sig.ra Marcegaglia del fenomeno per i quale nel nostro paese, ex Stato di diritto, un accordo (per così dire) fra privati vale più della Costituzione e stabilisce deroghe a quanto in essa sancito. Ci riferiamo evidentemente al diktat di Fiat per Pomigliano e Mirafiori, dove si stabilisce che in quegli stabilimenti evidentemente caratterizzati da extraterritorialità, i diritti e la dignità del lavoro pretesi dalla Carta costituzionale non siano validi. Secondo noi, quando si agisce contro la legge, ed in particolare contro la Legge fondamentale, si configura l'eversione più palese e classica. Secondo confindustria no? 
Informiamo invece la CGIL e tutte le organizzazioni sindacali appena appena sensibili ai bisogni dei lavoratori, che degli insulti di Marcegaglia e simili noi non ci curiamo neanche un po'; pertanto, dopo averle giustamente fatto capire che è una cafona, concentriamoci sui problemi veri, evitando di farci distrarre da queste uscite ad effetto che, non vorremmo essere sospettosi, sembrano tagliate su misura per evitare le questioni serie. Lo scandalo non è la consideraizone che Marcegaglia ha dei lavoratori, ma il fatto che si continui a mettere sotto torchio il lavoro e non la ricchezza, il tutto con campagne di opinione devastanti, che spiegano come anche dirigenti che dovrebbero essere nostri alleati, se non prorpio rappresentanti, arrivino a sostenere che togliendo diritti si fa giustizia e soprattutto si risolve la crisi. A questo proposito, gente come Veltroni e tanti che gli somigliano, faccia il proprio mestiere di nullafacente e si astenga dal mettere becco in argomenti dei quali non può nemmeno dire con certezza che esistano concretamente: sul lavoro può solo scegliere l'agnosticismo, come sul sesso degli angeli, dato che lui prove non ne può avere.
 
Saluti sudati

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