Il Collettivo Ciociaro Anticapitalista, denuncia l’uso
privato di carica pubblica che il “DECADENTE” presidente della Provincia di
Frosinone Antonello Iannarilli, la giunta e i consiglieri di maggioranza stanno
impunemente esercitando per
assicurare la propria sopravvivenza e difendere i
privilegi acquisiti. L’utilizzo
di normative -quali quelle relative alla
incompatibilità di cariche fra presidenza di enti locali e incarichi
parlamentari - a proprio uso e consumo,
la cui validità è legittima solo quando è funzionale a mantenere in vita una
giunta provinciale agonizzante anche senza il suo Presidente, è scandaloso. Ed
è ancora più scandalosa la solerzia con cui il
consiglio Provinciale si attiva
quando c’è da deliberare per salvaguardare i propri privilegi
soprattutto se questa è paragonata al lassismo totale riservato alla
deliberazioni su provvedimenti che
riguardano il governo del territorio. La
vicenda della consiglio provinciale di Frosinone, unita a quella della Regione
Lazio dove la governatrice Polverini, pur dimissionaria, sta tergiversando
nell’indire le elezioni, prendendosi tutto il tempo necessario e anche oltre, per foraggiare con incarichi pubblici a pioggia
l’elite a lei collaterali , e per riorganizzare le proprie truppe, sono
fulgidi esempi di come le cariche pubbliche siano usate per scopi privati. Non è fondamentale curarsi della grave crisi
sociale che investe i propri amministrati, non è utili occuparsi dei scuola,
sanità e crisi occupazionale, tutto
questo comporta solo grane. L’importante
è, fra un taglio alla sanità e un accorpamento scolastico, curarsi dei propri interessi e se possibile
acquisire nuovi privilegi. Per questo motivo il collettivo ciociaro
anticapitalista, auspica una rivoluzione politica e sociale degli enti pubblici.
E’ necessaria la formazione di organismi partecipativi, composti da singoli
cittadini, movimenti , comitati , che oltre ad offrire contributo di
partecipazione diretta al governo del
territorio, svolgano il compito di controllare la trasparenza e l’efficienza delle amministrazioni pubbliche, denunciando abusi e inefficienze. E’ ora che
la comunità si riappropri del proprio diritto democratico di controllare
l’operato di coloro che ha scelto come propri amministratori.
Comunicato inviato alla stampa.
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