Nella città del pre -dissesto è giorno di gran festa. Una
piazza è ritornata al suo antico splendore e per celebrare degnamente l’evento sono stati invitati dal sindaco ricco e dalla
sua corte di nobili, giocolieri e sbandieratori . Questa piazza oggi rifulge di
brillanti bagliori, ma domani chi si incaricherà di accudire il bel salotto e il resto della
città se gli addetti che si occupavano di questi servizi sono stati o
licenziati o svenduti ai cortigiani privati per un tozzo di pane? Il sindaco della città piange perché il re e l’imperatore gli hanno
portato via i soldi necessari a
garantire gli opulenti privilegi dei
ricchi mastri muratori, che pure piangono.
I dipendenti della Multiservizi invece - a cui è stato portato via il lavoro, e gli
altri cittadini di Frosinone , a cui verranno
portati via una marea di soldi perché nella città del pre-dissesto i debiti li devono pagare i
cittadini e non Il Sindaco, il Re, l’Imperatore e i ricchi mastri muratori – devono
stare allegri . Anche se gli ultimi spiccioli necessari ai compensi degli
sbandieratori , 12 mila euro, se ne sono andati a spese della comunità , gli addetti della Multiservizi e gli altri cittadini di Frosinone non hanno motivo di
intristirsi, guai a disturbare. Ma si sa a volte l’allegria è contagiosa.
Infatti alcuni buontemponi della Multiservizi, si sono permessi di provare a contagiare con la loro gaiezza il sindaco impegnato con i sui cortigiani ad
inaugurare il salotto ristrutturato. Il
Sindaco già triste si è intristito
ancora di più. Un fatto grave perché non
si deve insidiare la disperazione del sindaco con sciocche risate. Solo che
ridi oggi, ridi domani, è possibile che una risata seppellirà sindaci, re e
imperatori. E allora ci rattristeremo per le preziose perdite, ma forse
torneremo a ridere di gusto e di cuore per la nostra dignità ritrovata.
Foto: di Fausta Dumano
Audio: Ho visto un Re cantata da Dario Fo e Paolo Jannacci
Editing: Luciano Granieri
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