Responsabile Ufficio Stampa PdCi Federazione di Frosinone
Si è svolta a Frosinone, presso la Sala Giunta del Comune,
la Conferenza di presentazione del 7° Congresso del Partito dei Comunisti
Italiani.
Diverse le tematiche affrontate e molte in relazione alla
drammatica crisi che viviamo e che, particolarmente, sta distruggendo il lavoro
e l’economia dell’intera provincia di Frosinone.
Il documento Congressuale sviluppato per
RICOSTRUIRE IL
PARTITO COMUNISTA, UNIRE LA SINISTRA ed ATTUARE IL PROGRAMMA DELLA COSTITUZIONE
è un’attenta e puntuale analisi delle motivazioni della
crisi e delle proposte dei Comunisti Italiani per uscirne, evitando che il
prezzo più alto, come sta già avvenendo, lo paghino i meno tutelati e più
deboli. Ad illustrare e rispondere alle domande dei giornalisti il Presidente
Regionale Ugo Moro, il Coordinatore della Segreteria Provinciale Oreste Della
Posta ed il Tesoriere Provinciale Giuseppe Palombo.
La catastrofe sociale che siamo costretti a vivere può
essere affrontata soltanto rinegoziando i trattati che legano l’Italia
all’Unione Europea, superando il fiscal compact ed i vincoli del patto di
stabilità. Dare immediata attualizzazione agli art41,42 e 43 della
Costituzione Repubblicana che indicano la centralità del settore pubblico
dell’economia per una programmazione democratica, prefigurando una economia
mista (pubblica, privata e cooperativa) e prevedendo espropri e nazionalizzazioni
a fini di pubblica utilità, a partire dal settore finanziario.
Senza un intervento pubblico programmato, che rompa con il
liberismo, è illusoria non solo una fuoriuscita progressiva dalla crisi, ma
anche una semplice ripresa economica e un piano del lavoro atto a ridurre
disoccupazione e precarietà, salvaguardando i diritti fondamentali.
Il reperimento delle risorse volte al finanziamento di tale
intervento pubblico ed alla modernizzazione dello Stato deve avvenire mediante
la drastica riduzione delle spese militari, la vera e dura lotta all’evasione,
il riequilibrio delle aliquote a favore dei ceti medio-bassi, le imposte sui
grandi patrimoni, l’abolizione dei privilegi e la riduzione degli stipendi ai
parlamentari.
Stabilire il principio secondo cui il denaro pubblico dato a
banche ed imprese in difficoltà deve essere condizionato all’effettuazione di
assunzioni ed investimenti, su cui dovrà essere esercitato il controllo
pubblico: mai più soldi pubblici a fondo perduto, le imprese che de localizzano
con perdita di occupazione in Italia devono restituire le agevolazioni
pubbliche di cui hanno beneficiato.
Sono proposte molto adatte a risolvere le difficoltà post
industriali della Ciociaria, unitamente ad una nuova politica, equilibrata ed
efficace, nel turismo e nel terziario, capace di sviluppare le risorse
economizzando su costi divenuti intollerabili. Totale impegno per ricostruire
il Partito Comunista, non una generica od eclettica unità dei comunisti ma una
nuova organizzazione comunista di tutte le forze che in Italia si richiamano al
patrimonio migliore del movimento operaio e comunista italiano ed
internazionale.
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