Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 12 agosto 2013

L'uomo forte

Luciano Granieri

Nonostante gli sforzi che macchinisti, fuochisti, inservienti, uomini di fatica e quaqquarquà vari  stanno producendo,  sarà difficile salvare l’ex cavaliere dagli arresti domiciliari,  dall’interdizione dei pubblici uffici.  Forse il tutto avverrà in tempi biblici ma avverrà.  Le conseguenze di tale triste ma inevitabile destino saranno epocali. Alla caduta di Berlusconi si accompagnerà il dissolvimento  di tutte quelle mezze tacche parassite del delinquente di Arcore. Una marea di cortigiani corrotti,  mezzi figuranti, avventurieri da quattro soldi, andrà al suicidio collettivo politico. 

Come i topi del pifferaio magico che trovarono la loro destinazione finale e naturale in fondo al   fiume  . E come la favola, state sicuri, che il pifferaio avrà modo di salvarsi.  Quale sarà il destino delle varie e dei  vari  Santanchè, Gasparri, Capezzone,  Bondi , Verdini, Gelmini, Carfagna, Razzi, Scilipoti e tutta l’allegra compagnia senza il condottiere evasore fraudolento e probabile, possibile corruttore e puttaniere? Si paventa la successione familiare così come nelle migliori schiatte  reali, ma Marina Berlusconi,  in quanto donna, sembra troppo intelligente per accettare una tale scomoda investitura. E allora ecco che la ciurmaglia si straccia disperata le vesti prossima ad una ingloriosa fine.  

Eppure nella fila dei berlusconiani, prossimi post berlusconiani,  esiste una personalità degna di sostituire il ras di Arcore e salvare le disperate comari . E’ curto, male incavato e pelato come lui. Dunque possiede le physique du role, certo gli manca la mano d’asfalto sulla testa e la laccatura glossy  triplo strato del  viso ma si può rimediare.  E’ un uomo risoluto, tutto d’un pezzo, capace di tenere per le palle Vescovi, prefetti, sindacati   svariati amministratori regionali, fra cui lo stesso presidente Zingaretti, Commissari straordinari Provinciali, sindaci . 

Anche lui possiede un entourage di mezze tacche yesman e yeswomen  di ogni tipo,  ordine e grado, del tutto inetti. Alcuni  di loro scambiano l’aula dell’assise dove si riuniscono come dormitorio di lusso.  Altri si inventano forme di pelosa      elemosina, denominata SoliDiamo , tipo la social card di montiana memoria. Come il cavaliere,  pur negandolo,  metterà le mani nelle tasche dei propri amministrati   grazie alla triplicazione di contributi e tasse. Allo stesso modo per finanziare le sue pacchianerie populiste da  campagna elettorale permanente tipo beach village  (una sorta di parco dei divertimenti per gente grossolana archetipo del suo elettorato),  o faraoniche feste religiose con tanto di strutture giganti per onorare i santi,  e per pagare   ingenti cambiali elettorali ,  non si fa scrupoli di mettere per strada centinaia di lavoratori. Per questo ultimo aspetto   mostra  anche un pizzico di Marchionnismo dote  che non guasta mai.

Così come Berlusconi anche “il nostro” si fa continuatore dei principi della scuola di Chicago, aprendo un doposcuola in Ciociaria con tanto di mega privatizzazione dei servizi ,  al grido di più privato meno stato, e solite regalie ai palazzinari. Ma soprattutto l’eroe di cui parliamo, così come l’attuale capo del suo partito,  ha un’opposizione politica inesistente. 

Come nella migliore tradizione del più loffio riformismo,  gli oppositori del nostro condottiero, sbraitano, gridano, invocano l’aiuto dei cittadini, poi il massimo dell’azione eversiva che sono in grado di produrre è uscire dall’aula, per evitare il voto contrario. Si  impegnano a sedare la protesta sociale, ad esempio invitando lavoratori che stavano asserragliati sul tetto del Comune per difendere il proprio posto di lavoro, a scendere  con promesse di intervento ed intercessioni presso il loro crudele avversario.  Salvo  poi consegnare a lui le vittime ridotte all’impotenza pronte ad essere prese per il culo, dall’uno (il condottiero) e dagli altri  ( i riformisti, finti difensori dei contestatori). Esultate popolo della libertà!!!!, 

O  gente di Forza Italia,   macchinisti, fuochisti, inservienti, uomini di fatica,  quaqquarquà vari, sarà la terra ciociara  a fornire il nuovo condottiero che vi salverà. Gasparri, Verdini e compagni staranno al sicuro nelle forti e sapienti mani…..indovinate di chi?  Del sindaco Ottaviani di Frosinone of course . Ma certo chi  meglio di lui potrebbe sostituire Berlusconi?  Anzi i danni arrecati alla città di Frosinone dal sindaco Ottaviani in proporzione  sono addirittura maggiori di quelli assestati da Berlusconi all’Italia in un ventennio. Evviva il nuovo presidente di Forza Italia, CAVALIERE  AVVOCATO NICOLA OTTAVIANI.


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