Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 17 ottobre 2014

Diffida alla Asl

Direttore Generale ASL Frosinone
Dott.ssa Isabella Mastrobuono
via Armando Fabi snc
03100 FROSINONE
Pec: direzionegenerale@pec.aslfrosinone.it
e, per conoscenza
Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzin
Pec: seggen@postacert.sanita.it
Presidente della Regione Lazio
e Commissario ad Acta per la Sanità
On. Nicola Zingaretti
Pec: protocollo@regione.lazio.legalmail.it
Prefetto di Frosinone
Dott.ssa Emilia Zarrilli
Pec: prefettura.preffr@pec.interno.it
Sindaci della Provincia di Frosinone
Loro Pec

Frosinone, 16.10.2014

Oggetto: atto di diffida stragiudiziale

I sottoscritti, aderenti al Comitato Provinciale Sanità di Frosinone, come elencati in calce
alla presente al termine del testo,
                                                               PREMESSO

1) Con Decreto del Commissario ad Acta n. U00247, del 25 luglio 2014 è stata adottata la
nuova edizione dei “Programmi Operativi 2013 – 2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della regione Lazio” che prevede:
- nel preambolo, fra i motivi che formano parte integrante e sostanziale del provvedimento, che: “la riorganizzazione dell’offerta assistenziale e ridefinizione della rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post acuti secondo lo standard nazionale di posti letto fissato dal D.L. 135/2012, pari a 3,7 posti letto per 1.000 abitanti” tra gli interventi attuativi dei nuovi Programmi Operativi 2013 – 2015;
che “la riduzione dell’offerta ospedaliera per acuti, principalmente, nell’area
metropolitana di Roma dove il numero di PL per abitante è al di sopra dello standard di 3 per 1.000,……”

2) Con Decreto del Commissario ad Acta n. U00251, del 30 luglio 2014, sono state adottate le “Linee guida per il piano strategico aziendale 2014-2016”. Le quali ribadiscono, fra i motivi che formano parte integrante e sostanziale del provvedimento, che: “TENUTO CONTO, altresì, che, con detti Programmi Operativi: a) si è ridefinita la rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post acuti per consentire il raggiungimento dello standard di 3,7 per 1.000 abitanti (di cuis 0,7 per riabilitazione e lungodegenza post acuzie) stabilito dal decreto legge 6 luglio 2012, n. 95”;

3) Con Decreto del Commissario ad Acta n. U00259, del 6 agosto 2014, è stato approvato l’Atto di indirizzo per l’adozione dell’atto di autonomia aziendale delle Aziende Sanitarie della regione Lazio”. L’atto in parola a p.6, al punto 1.6 “La Rete Ospedaliera” stabilisce che:“La stesura degli atti aziendali dovrà essere coerente con quanto previsto nei PO 2013-2015 e provvedimenti collegati. In particolare, dovrà tenere conto delle seguenti indicazioni: a) Adeguamento del numero di posti letto a quanto programmato, al fine di consentire il raggiungimento dello standard fissato dalla L.135/2012.”

4) Il Decreto del Commissario ad Acta n. U00247, del 25 luglio 2014, al punto 3.2.1. “AZIONE 1 : Riorganizzazione della rete ospedaliera” tra gli “Obiettivi Programmati” stabilisce che: “Al fine di consentire il raggiungimento dello standard fissato dalla L.135/2012, la Regione entro 60 giorni dall’approvazione del presente decreto, ridefinisce la rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post acuti..……………Per quanto concerne l’individuazione analitica del numero delle unità operative semplici e complesse si rimanda al provvedimento relativo alla stesura degli Atti aziendali.”. E tuttavia, pur indicando il numero totale di UOC e UOS da ridurre a livello regionale, il citato decreto non puntualizza analiticamente il numero di posti letto per Asl suddivisi per struttura e area assistenziale, e il ruolo specifico di ciascuna struttura nelle reti assistenziali.

5) Con il DPCM del 19.05.2005 e s.m.i., è stato dichiarato lo stato di emergenza socioeconomica e sanitaria in numerosissimi Comuni della Provincia di Frosinone e della Valle del Sacco come conseguenza della gravissima emergenza ambientale dovuta all’inquinamento del fiume omonimo, emergenza che tuttora permane. Nella Provincia di Frosinone sono inoltre presenti n.121 specifici siti ed aree sottoposte a bonifica ex Dlgs 152/2006 e n.21 stabilimenti industriali “ad alto rischio di incidente rilevante” di cui alla Direttiva Seveso, Dlgs n.334/1999 s.m.i., con la conseguente esistenza di piani di emergenza sanitaria la cui attuazione in caso di incidente è demandata e ricade anche sui presidi sanitari territoriali, fra i quali gli Ospedali. Il Rapporto Epidemiologico SENTIERI, reso nel 2011 dall’Istituto Superiore di Sanità del Ministero della Salute, ha confermato l’esistenza della grave emergenza sanitaria in atto concludendo che nel bacino del Fiume Sacco “si è osservato un eccesso di mortalità per tutte le cause”. 

In aderenza alla normativa vigente, è previsto che laddove sia accertato uno stato di emergenza sanitaria, l’investimento di risorse del comparto sanitario sul territorio interessato dalla crisi non può essere ridotto ma al contrario potenziato ed aumentato, poiché l’unico principio al quale fare riferimento non è il governo della spesa sanitaria ma quello, sovraordinato e preminente, della tutela della salute dei cittadini come garantito dell’Art.32 Cost. Oltre alla descritta emergenza, è molto probabile, essendo in corso relative indagini della Magistratura, che ne sussistano altre nel Lazio meridionale (zona del Cassinate) dovute all’interramento di rifiuti tossici. Inoltre, alle emergenze ambientali si deve aggiungere quella legata all’elevato rischio sismico di alcune zone della provincia quali, ad esempio, la Val di Comino. Tutto quanto sopra premesso, in vista della redazione della Proposta di Atto Aziendale, che codesta A.S.L. dovrà trasmettere alla regione entro il 15 ottobre p.v., con la presente si

                                                    I N T I M A  E  D I F F I D A

l’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone, in persona del rappresentante pro tempore dott.ssa Isabella Mastrobuono, a voler redigere una proposta di Atto aziendale aderente alle disposizioni richiamate in premessa e pertanto che:

-preveda un numero di posti letto complessivo pari a 1.841 (di cui 348 posti letto riabilitazione e lungodegenza post acuzie ed i rimanenti posti letto per acuti) adeguato alla popolazione residente nella provincia di Frosinone di 497.678 abitanti;

-non riduca in alcun modo, nè quantitativamente nè qualitativamente, le unità operative complesse ospedaliere e le unità operative semplici ospedaliere; 

Inoltre, per tali motivi, si intima e diffida:

-dall’inserire nell’Atto Aziendale suddetto misure di depotenziamento dei servizi sanitari o reparti in essere nei quattro Ospedali esistenti.

-dall’operare qualunque diminuzione di servizi/offerta sanitaria nelle more dell’approvazione dell’Atto Aziendale.

Con l’avvertenza che in difetto si darà corso alle necessarie tutele nelle sedi opportune, nonché alle eventuali azioni di risarcimento dei danni a carico dei responsabili.

Osservatorio Peppino Impastato e altre associazioni.


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