Direttore Generale ASL Frosinone
Dott.ssa Isabella Mastrobuono
via Armando Fabi snc
03100 FROSINONE
Pec: direzionegenerale@pec.aslfrosinone.it
e, per conoscenza
Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzin
Pec: seggen@postacert.sanita.it
Presidente della Regione Lazio
e Commissario ad Acta per la Sanità
On. Nicola Zingaretti
Pec: protocollo@regione.lazio.legalmail.it
Prefetto di Frosinone
Dott.ssa Emilia Zarrilli
Pec: prefettura.preffr@pec.interno.it
Sindaci della Provincia di Frosinone
Loro Pec
Frosinone, 16.10.2014
Oggetto: atto di diffida stragiudiziale
I sottoscritti, aderenti al Comitato Provinciale Sanità di
Frosinone, come elencati in calce
alla presente al termine del testo,
PREMESSO
1) Con Decreto del Commissario ad Acta n. U00247, del 25 luglio
2014 è stata adottata la
nuova edizione dei “Programmi Operativi 2013 – 2015 a salvaguardia
degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della regione Lazio”
che prevede:
- nel preambolo, fra i motivi che formano parte integrante e
sostanziale del provvedimento, che: “la riorganizzazione dell’offerta assistenziale e ridefinizione della rete ospedaliera pubblica e
privata per acuti e post acuti secondo lo standard nazionale di posti letto fissato dal
D.L. 135/2012, pari a 3,7 posti letto per 1.000 abitanti” tra gli interventi attuativi dei nuovi Programmi
Operativi 2013 – 2015;
– che “la riduzione dell’offerta ospedaliera per acuti, principalmente,
nell’area
metropolitana di Roma dove il numero
di PL per abitante è al di sopra dello standard di 3 per 1.000,……”
2) Con Decreto del Commissario ad Acta n. U00251,
del 30 luglio 2014, sono state adottate le “Linee guida per il piano strategico
aziendale 2014-2016”. Le quali ribadiscono, fra i motivi che formano parte
integrante e sostanziale del provvedimento, che: “TENUTO CONTO, altresì, che, con detti Programmi Operativi: a) si è ridefinita la
rete ospedaliera pubblica e privata per
acuti e post acuti per consentire il raggiungimento dello standard di 3,7 per 1.000 abitanti (di cuis 0,7 per riabilitazione e lungodegenza post
acuzie) stabilito dal decreto legge 6 luglio 2012, n. 95”;
3) Con Decreto del Commissario ad Acta n. U00259,
del 6 agosto 2014, è stato approvato l’Atto di indirizzo per l’adozione dell’atto di autonomia
aziendale delle Aziende Sanitarie della regione Lazio”. L’atto in parola a p.6, al punto 1.6 “La
Rete Ospedaliera” stabilisce che:“La stesura degli atti aziendali dovrà essere coerente con quanto
previsto nei PO 2013-2015 e provvedimenti collegati. In particolare, dovrà
tenere conto delle seguenti indicazioni: a)
Adeguamento del numero di posti letto a quanto programmato, al fine di consentire il raggiungimento dello
standard fissato dalla L.135/2012.”
4) Il Decreto del Commissario ad Acta n. U00247,
del 25 luglio 2014, al punto 3.2.1. “AZIONE 1 : Riorganizzazione della rete ospedaliera” tra gli “Obiettivi
Programmati” stabilisce che: “Al fine di consentire il raggiungimento dello standard fissato
dalla L.135/2012, la Regione entro 60
giorni dall’approvazione del presente decreto, ridefinisce la rete ospedaliera
pubblica e privata per acuti e post acuti..……………Per quanto concerne l’individuazione
analitica del numero delle unità operative semplici e complesse si rimanda al
provvedimento relativo alla stesura degli Atti aziendali.”. E tuttavia, pur indicando il numero totale di UOC e UOS da
ridurre a livello regionale, il citato decreto non puntualizza analiticamente il numero di posti
letto per Asl suddivisi per struttura e area assistenziale, e il ruolo specifico di ciascuna
struttura nelle reti assistenziali.
5) Con il DPCM del 19.05.2005 e s.m.i., è stato
dichiarato lo stato di emergenza socioeconomica e sanitaria in numerosissimi Comuni della Provincia di
Frosinone e della Valle del Sacco come conseguenza della gravissima emergenza
ambientale dovuta all’inquinamento del fiume omonimo, emergenza che tuttora permane.
Nella Provincia di Frosinone sono inoltre presenti n.121 specifici siti ed aree
sottoposte a bonifica ex Dlgs 152/2006 e n.21 stabilimenti industriali “ad alto rischio di
incidente rilevante” di cui alla Direttiva Seveso, Dlgs n.334/1999 s.m.i., con la conseguente
esistenza di piani di emergenza sanitaria la cui attuazione in caso di
incidente è demandata e ricade anche sui presidi sanitari territoriali, fra i
quali gli Ospedali. Il Rapporto Epidemiologico SENTIERI, reso nel 2011 dall’Istituto
Superiore di Sanità del Ministero della Salute, ha confermato l’esistenza della
grave emergenza sanitaria in atto concludendo che nel bacino del Fiume Sacco “si è osservato un eccesso di mortalità per
tutte le cause”.
In aderenza alla normativa
vigente, è previsto che laddove sia accertato uno stato di emergenza sanitaria,
l’investimento di risorse del comparto sanitario sul territorio interessato
dalla crisi non può essere ridotto ma al contrario potenziato ed aumentato,
poiché l’unico principio al quale fare riferimento non è il governo della spesa
sanitaria ma quello, sovraordinato e preminente, della tutela della salute dei
cittadini come garantito dell’Art.32 Cost. Oltre alla descritta emergenza, è
molto probabile, essendo in corso relative indagini della Magistratura, che ne
sussistano altre nel Lazio meridionale (zona del Cassinate) dovute all’interramento
di rifiuti tossici. Inoltre, alle emergenze ambientali si deve aggiungere
quella legata all’elevato rischio sismico di alcune zone della provincia quali,
ad esempio, la Val di Comino. Tutto quanto sopra premesso, in vista della
redazione della Proposta di Atto Aziendale, che codesta A.S.L. dovrà
trasmettere alla regione entro il 15 ottobre p.v., con la presente si
I N T I M A E D I F F I D A
l’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone, in persona del
rappresentante pro tempore dott.ssa Isabella Mastrobuono, a voler redigere una
proposta di Atto aziendale aderente alle disposizioni richiamate in premessa e
pertanto che:
-preveda un numero di posti letto complessivo pari a 1.841 (di cui
348 posti letto riabilitazione e lungodegenza post acuzie ed i rimanenti posti
letto per acuti) adeguato alla popolazione residente nella provincia di Frosinone di 497.678
abitanti;
-non riduca in alcun modo, nè quantitativamente nè
qualitativamente, le unità operative complesse ospedaliere e le unità operative semplici ospedaliere;
Inoltre, per tali motivi, si intima e diffida:
-dall’inserire nell’Atto Aziendale suddetto misure di depotenziamento
dei servizi sanitari o reparti in essere nei quattro Ospedali esistenti.
-dall’operare qualunque diminuzione di servizi/offerta sanitaria
nelle more dell’approvazione dell’Atto Aziendale.
Con l’avvertenza che in difetto si darà corso alle necessarie
tutele nelle sedi opportune, nonché alle eventuali azioni di risarcimento dei
danni a carico dei responsabili.
Osservatorio
Peppino Impastato e altre associazioni.
Nessun commento:
Posta un commento